mercoledì 25 novembre 2020

NON PARTECIPIAMO A QUEL CONSIGLIO COMUNALE PERCHÉ È UN PESSIMO ESEMPIO DI GESTIONE E DI INDIFFERENZA ALLE REGOLE

I Consiglieri Comunali Roberta Del Plato e Mirco Anelli dopo aver chiesto e non ottenuto la seduta in remoto in ossequio alle raccomandazioni del Ministero dell’Interno, non hanno partecipato alla riunione del Consiglio Comunale di ieri, 25 novembre, per marcare un dissenso tutt’altro che formale nei confronti delle scelte della sindaca di fronte all’emergenza COOVID 19. Lo hanno fatto con una nota ufficiale il cui testo è il seguente:

Noi sottoscritti Consiglieri Comunali Roberta Del Plato e Mirco Anelli facendo seguito alla richiesta effettuata con PEC del 19 novembre 2020 circa la possibilità di svolgere la seduta del Consiglio Comunale del 25 novembre 2020 in remoto, letta la risposta negativa della Sindaca in data 20 novembre 2020 osserviamo quanto segue:

1.      Proprio nella Circolare del Ministero dell’Interno del 27 ottobre 2020 richiamata nella risposta si legge che «…in considerazione dell’attuale andamento della diffusione del contagio da COVID-19, fermo restando che non si riscontra un obbligo normativo, l’ente locale deve valutare con attenzione l’opportunità di tenere le sedute dei consigli e delle giunte (……) da remoto e non in presenza…”;

2.      Dai verbali delle delibere di Giunta si evidenza il fatto che esse vengono regolarmente assunte nel corso di riunioni da remoto e quindi il nostro Comune dispone di una struttura che le rende possibili;

3.      In un periodo come questo, in cui si chiedono notevoli sacrifici ai cittadini per il rispetto delle norme di cautela e del distanziamento fino a chiudere l’accesso alle sedi municipali salvo urgenze, anche dagli organi amministrativi dovrebbe arrivare un esempio di innovazione rispettosa delle regole generali;

4.      Esistono fondati motivi per ritenere che lo svolgimento del Consiglio Comunale a porte chiuse possa ledere i diritti generali dei cittadini mettendo anche in discussione la validità delle deliberazioni assunte;

Alla luce delle considerazioni esposte, proprio per marcare il nostro dissenso, comunichiamo la decisione di non prendere parte al Consiglio Comunale del 25 novembre 2020. Chiediamo altresì che questa dichiarazione venga inserita nel verbale della seduta stessa.

mercoledì 18 novembre 2020

Bando per un alloggio comunale in Via Gibertini. Chi fosse interessato può trovare qui le domande

 BANDO DI GARA FINALIZZATO ALLA STIPULA DI UN CONTRATTO DI LOCAZIONE PER UN APPARTAMENTO AD USO ABITATIVO SITO IN VIA GIBERTINI N. 5

 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRATIVO

In esecuzione alla deliberazione della Giunta Comunale n. 89 del 10.11.2020 esecutiva, indice una procedura pubblica per la concessione in locazione dell’appartamento di proprietà comunale, ad uso civile abitazione, sito in Lesa, Via Gibertini n. 5, per la durata di anni 4 (rinnovabili alla scadenza per ulteriori 4 anni). A tal fine

RENDE NOTO

 Che l’Amministrazione comunale intende locare l’appartamento ad uso abitativo qui sotto meglio descritto:
Appartamento posto al 1’ piano, composto da n. 2 vani più servizi, di complessivi mq. 74, censito in Catasto al F. n. 11 mapp. 603 sub. 8, unitamente a parte di un locale cantina ed un locale adibito a sottotetto. L’appartamento è completo in ogni sua parte, arredato, ad esclusione del letto. Devono essere attivate le forniture gas metano, energia elettrica ed acqua.
Canone di locazione a base d’asta € 4.200,00 annui (350,00 mensili);
L’appartamento è concesso in locazione nello stato di fatto e di diritto in cui si trova;
La consegna dell’immobile è subordinata alla preventiva intestazione delle utenze da parte dell’aggiudicatario.

REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE
Saranno ammessi alla selezione coloro che:
- siano residenti nel Comune di Lesa;
- siano maggiorenni e titolari di reddito da lavoro autonomo o dipendente, di pensione, o altro tipo di reddito;
- non abbiano riportato condanne con sentenza passata in giudicato;
- non abbiamo procedimenti penali in corso per reati comportanti la perdita o la sospensione della capacità contrattuale;
- non abbiamo in corso con il Comune di Lesa alcun tipo di contenzioso;
- il nucleo familiare sia composto da non più di due persone; 
- il nucleo familiare non abbia un reddito annuo complessivo pari o inferiore a € 40,000,00
- non essere titolari di alcun diritto reale (proprietà, usufrutto, uso ed abitazione);

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE
L’appartamento sarà assegnato in locazione al soggetto in possesso dei requisiti per la partecipazione, come sopra indicati, che presenti la migliore offerta economica al rialzo sull’importo a base d’asta del canone di locazione. In caso di parità di offerte, si procederà all’assegnazione mediante sorteggio.

CLAUSOLE E CONDIZIONE DELLA LOCAZIONE
Il contratto avrà la durata di anni 4 rinnovabili ai sensi della legge 431/1998. L’eventuale disdetta dovrà essere comunicata con 3 (tre) mesi di anticipo a mezzo lettera raccomandata.
Il canone dovrà essere corrisposto in rate mensili anticipate e verrà aggiornato annualmente in relazione alla variazione dell’indice ISTAT, ai sensi della vigente normativa.
A garanzia del pagamento dei canoni di locazione è richiesta la prestazione di una polizza assicurativa di importo pari al canone annuo di locazione di € 4.200,00 rinnovabile annualmente. 
La manutenzione ordinaria dell’appartamento è posta a carico del locatario. 
A garanzia degli eventuali danni all’immobile, in sede di stipula del contratto, sarà richiesto un deposito cauzionale pari a tre mensilità del canone di locazione. 
Eventuali lavori di adattamento dei locali o degli impianti, in relazione a particolari esigenze del locatario, sono a completo carico del locatario stesso, previa autorizzazione da parte del Comune. 
Le spese contrattuali della locazione (diritti e bolli) sono a carico del locatario. Le spese di registrazione del contratto (per l’intero periodo contrattuale) verranno divise per giusta metà tra le parti e versate in unica soluzione.

PRESA VISIONE APPARTAMENTO
E’ fatto obbligo al concorrente la presa visione dell’appartamento oggetto della locazione, previo appuntamento con l’ufficio segreteria al n. 0322 76421 int. 3.
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE
Chiunque volesse partecipare alla selezione è tenuto a presentare domanda presso l’Ufficio protocollo del Comune di Lesa, con le formalità sotto indicate, utilizzando l’allegato modulo, entro  e non oltre le ore 12.00 del giorno 17.12.2020.
La domanda dovrà essere contenuta in busta chiusa e sigillata, indirizzata al Comune di Lesa, recante la dicitura “Offerta per la locazione di appartamento comunale in Via Gibertini n.5”
Le domande pervenute entro tale termine non saranno prese in considerazione. Le domande spedite a mezzo del servizio postale viaggiano a rischio del mittente e pertanto non saranno ammessi reclami in caso di recapito tardivo all’ufficio protocollo del Comune.
La domanda di partecipazione alla selezione, debitamente sottoscritta, dovrà contenere a pena di esclusione:
a) dati anagrafici del richiedete (nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza e codice fiscale);
b) autocertificazione effettuata ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, relativa al possesso dei requisiti per la partecipazione alla selezione;
ed in allegato:
- fotocopia di un documento di identità valido del richiedente;
- dichiarazione di presa visione dell’appartamento;
- in busta chiusa: offerta al rialzo rispetto al canone di locazione a posto a base d’asta.
Le domande che pervengano incomplete o irregolari saranno escluse dalla gara.
Sarà vietato cedere a qualsiasi titolo, il contratto stipulato a seguito dell’aggiudicazione.
La presentazione della domanda implica l’integrale accettazione di tutte le condizioni contenute nel presente bando.
L’Amministrazione si riserva, in ogni caso, la facoltà di valutare le condizioni di solvibilità del soggetto che risultasse vincitore.
L’apertura delle buste avrà luogo in data 18.12.2020.
Lesa, 16.11.2020
IL RESPONSABILE DELL’AREA AMMINISTRATIVA
(Alfredo Guazzi)

 Chi fosse interessato può cliccare sull'immagine dei due moduli riportati qui sotto e  poi stamparli.





lunedì 16 novembre 2020

Bando per tre alloggi comunali. Chi fosse interessato può trovare qui le domande

BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE IN LOCAZIONE DI N.3 ALLOGGI PROTETTI “E. LAMBERTENGHI” AD USO ABITATIVO DI PROPRIETA’ COMUNALE, SITI IN VIA GIARDINO GRANDE N. 8.

Tutti i cittadini residenti nel Comune di Lesa, in possesso dei requisiti di seguito elencati possono concorrere all’assegnazione degli alloggi protetti, siti in Via Giardino Grande n. 8, situati al 1’e 2’ piano.
Ogni appartamento è composto da 2 locali più servizi e cantina, con i seguenti arredi:
- Locale cucina – angolo cottura composto da mobiletti, piano cottura, lavello inox, forno e
cappa aspirante;
- Camera da letto: due letti singoli, due comodini e un armadio a 4 ante;
- Bagno: box doccia, specchio e accessori bagno.
- L’intero appartamento è dotato di plafoniere e lampade applique.
- Ogni ulteriore arredo rimane a completo carico dell’assegnatario, così come l’allacciamento alle utenze.
REQUISITI PER L’AMMISSIONE AL CONCORSO
Il richiedente, per partecipare al bando di concorso, dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:
- A) Possesso della cittadinanza italiana;
- B) Residenza in Lesa da almeno 10 anni, ovvero qualora non risieda in Lesa da non più di 5 anni, ma il richiedente possa documentare una pregressa residenza in Lesa per almeno 30 anni consecutivi;
- C) Nucleo familiare con un numero di componenti non superiore a 2;
- D) Avere compiuto 65 anni di età (salvo la possibilità di una persona a carico anche di età inferiore, purchè dichiarata inabile al lavoro);
- E) Essere dichiarato dal proprio medico curante autosufficiente o parzialmente autosufficiente, comunque in condizioni di salute compatibili con la permanenza nell’alloggio al momento della presentazione della domanda e conservare tale stato fino al momento dell’assegnazione;
- F) Non essere titolare di alcun diritto reale (proprietà, usufrutto, uso ed abitazione) o assegnatario di altro alloggio comunale;
- G) Tutti i componenti del nucleo familiare, qualora sia composto da più persone, dovranno avere all’atto di presentazione dell’istanza i requisiti di cui alla precedente lett.C);
- H) Possedere un reddito annuo complessivo documentabile non superiore ai limiti di seguito elencati:
- Nucleo composto da una persona € 16.000,00
- Nucleo composto da due persone € 26.000,00
Per NUCLEO FAMILIARE, si intende la famiglia costituita da coniugi e da figli legittimi naturali, riconosciuti ed adottivi e dagli affiliati con loro conviventi. Fanno parte altresì del nucleo il convivente more uxorio, gli ascendenti, i discendenti, i collaterali fino al 3’ grado, purchè la stabile convivenza con il richiedente duri almeno due anni prima della data di pubblicazione del bando di concorso e sia dimostrato nelle forme di legge. Sono considerati componenti del nucleo familiare anche persone non legate da vincoli di parentela o affinità qualora, alla data di pubblicazione del bando, la convivenza istituita duri da almeno due anni, abbia quale fine l’assistenza a persone anziane o non autosufficienti e sia dichiarata in forma pubblica con atto di notorietà sia da parte del richiedente, sia da parte delle persone conviventi.
La stabilità della convivenza non viene meno quando l’interruzione della stessa sia dovuta a comprovati motivi di salute, di lavoro, di studio.
N.B. In caso di mancanza anche di uno solo dei requisiti il richiedente sarà ESCLUSO dalla graduatoria del concorso.
INFORMATIVA RELATIVA ALLA LEGGE N. 675/96
I dati personali ed i dati relativi alle condizioni dell’aspirante assegnatario, devono essere obbligatoriamente forniti ai fini dell’istruttoria delle domande di assegnazione dell’alloggio e verranno utilizzati esclusivamente per il procedimento di cui trattasi, salvo la facoltà di esercitare in ogni momento il diritto di accesso, rettifica, aggiornamento, integrazione o cancellazione dei dati come previsto dalla legge sopracitata.
DOMANDE E DOCUMENTI PER LA PARTECIPAZIONE
Le domande di partecipazione al presente bando devono essere compilate esclusivamente sui modelli appositamente predisposti ed in distribuzione presso l’Ufficio Segreteria del Comune di Lesa, Via Portici n. 2, previo appuntamento telefonico al n. 0322 76421 int. 3, o sul sito istituzionale www.comune.lesa.no.it
1) DOCUMENTI OBBLIGATORI
- DOMANDA DI ASSEGNAZIONE ALLOGGIO (ALLEGATO 1)
- DICHIARAZIONE DI POSSESSO DEI REQUISITI E ATTRIBUZIONE PUNTEGGI (ALLEGATO 2)
- CERTIFICAZIONE ISEE RILASCIATA DA UN CENTRO DI ASSISTENZA FISCALE.
FORMAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA
- Le domande, una volta scaduto il termine di presentazione al Comune, verranno istruite dal responsabile del servizio dell’area Affari Generali, che formulerà la GRADUATORIA a seguito di verifiche dei requisiti e delle condizioni che danno titolo di punteggio.
La Giunta Comunale approva la graduatoria definitiva che viene pubblicata All’Albo Pretorio on line del Comune di Lesa per 20 giorni durante i quali può essere presentata opposizione in carta semplice.
Trascorso tale periodo, in assenza di opposizioni, la graduatoria diventa definitiva.
- Il Comune di Lesa effettuerà l’assegnazione degli alloggi, secondo l’ordine di merito previsto dalla graduatoria stessa e comunque ai sensi dell’art.9 del regolamento per l’assegnazione in locazione e la gestione degli alloggi protetti “E. Lambertenghi” di Lesa.
- La rinuncia di un alloggio adeguato comporta l’automatica esclusione dalla graduatoria e la perdita di ogni diritto.
Il canone di locazione è stabilito in € 285,60 (oltre spese condominiali);
Il canone potrà essere ridotto in base all’ISEE.
TERMINE E MODALITA’ PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande dovranno essere presentate dal richiedente presso l’Ufficio protocollo del Comune di
Lesa,
entro le ore 12,00, del 18.12.2020
Per le domande inoltrate a mezzo lettera raccomandata A.R. al Comune di Lesa – Via Portici n.2 –
28040 LESA – dovrà essere allegata copia fotostatica della carta d’identità valida e farà fede, per il
rispetto del suddetto termine, la data del timbro postale.
Non verranno prese in considerazione e quindi saranno escluse dalla graduatoria di merito, le domande che saranno trasmesse o presentate dopo il termine stabilito.
Lesa, 16.11.2020 IL RESPONSABILE DELL’AREA
AMMINISTRATIVA
(Rag. Alfredo Guazzi)
Chi fosse interessato può cliccare sull'immagine dei due allegati riportati qui sotto e  poi stamparli.



giovedì 29 ottobre 2020

Si è vero che c'è stata dispersione di gasolio nel lago a Lesa, ma poca…

È arrivata la risposta della Sindaca all’interrogazione della capogruppo di Aria Nuova Roberta Del Plato (leggibile qui). Sostanzialmente minimizza e rassicura che "non sono state rilevate criticità ambientali". La riproduciamo per intero così ciascuno può leggerla.



mercoledì 7 ottobre 2020

È vero che c'è stata dispersione di gasolio nel lago a Lesa?

Più persone in questi giorni hanno segnalato la possibile dispersione di gasolio nel lago nell'area antistante la ex Società Operaia a causa dell'affondamento di un natante di grandi dimensioni. Nel silenzio dell'Amministrazione Comunale la consigliera Roberta Del Plato ha ritenuto di presentare un'interrogazione urgente a risposta scritta il cui testo è il seguente:

 Io sottoscritta Roberta Del Plato, consigliera comunale

premesso che

da vari cittadini ho avuto la segnalazione del fatto che presso il pontile antistante la società operaia nella notte tra venerdì e sabato 3 sarebbe affondato un grande motoscafo con la conseguente dispersione di una rilevante quantità di gasolio in una ampia superficie del lago. Viene segnalata anche la presenza di pesci morti e di anatre e i cigni sporchi di questa patina di gasolio.

 

ai sensi dell’art 40, comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolgo la seguente interrogazione a risposta scritta alla Sindaca per conoscere

  • Se quanto segnalato corrisponda a verità
  •  Quali iniziative abbia preso per risolvere il problema

 

lunedì 28 settembre 2020

Aumentata l’indennità della Sindaca di Lesa, forse di questi tempi si poteva evitare...

L’indennità mensile di Aloma Rezzaro, Sindaca di Lesa passa da 1301,47 Euro a 1658,38. Lo ha deliberato la Giunta il 15 settembre con una delibera immediatamente esecutiva. Era il caso? Intendiamoci non c’è niente di illegale né di forzato in questa decisione. La legge lo consentiva e la Giunta ha fatto questa scelta. Quel che ci chiediamo è se in un periodo come questo in cui la crisi indotta dal Covid 19 sta creando gravi difficoltà ai cittadini e agli operatori economici forse Aloma Rezzaro avrebbe potuto rinunciare all’adeguamento, come hanno fatto molti suoi colleghi. Avrebbe dato un segnale importante a maggior ragione dopo che lei e la Giunta da lei presieduta hanno ridotto in modo consistente i contributi a molte Associazioni lesiane. Non è una questione di legalità, è soltanto una questione di stile.



lunedì 14 settembre 2020

È sempre pieno il cestino dei rifiuti che per la sindaca non poteva danneggiare l'immagine di Lesa

L'anno scorso il gruppo Consigliare di Aria Nuova in un'interpellanza visibile qui aveva fatto notare come "la fermata (degli autobus) posta di fronte alla chiesa di Solcio con un cestino di rifiuti appeso a pochi centimetri dalla tabella con gli orari, non rappresenta un bel biglietto da visita per un paese del lago in piena stagione turistica". 
La Sindaca aveva risposto minimizzando e sostenendo con un tratto di malcelata ironia che «si fa presente che trattasi di un cestino rifiuti e non di bidone e/o cassonetto di raccolta rifiuti. Quindi, se non altro per la quantità e qualità dei rifiuti depositati, difficilmente possono crearsi miasmi tali da provocare situazioni negative per l'immagine di Lesa. Pertanto anche l'ubicazione del predetto cestino (sulla stessa palina della tabella degli orari degli autobus) non desta problematica e verrà mantenuta nello stato attuale».
La foto che si riporta a fianco è appunto quella del "cestino" in questione, scattata il 13 settembre 2020 e dimostra come la Sindaca sia forse mal consigliata e poco a conoscenza delle situazioni reali

lunedì 7 settembre 2020

Il passaggio pedonale dell’Erno? Lo aggiustiamo subito! Ah no, forse non è una priorità...

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale la Sindaca e la Giunta hanno risposto anche alla interpellanza che riguardava l’interruzione della storica passerella che, costeggiando l’Erno, collega la Via alle Zappe Sopra con Via Opifici, uno dei percorsi più utilizzati dagli abitanti di Villa per raggiungere il Sempione oltre che più frequentati da lesiani e dai turisti. È un sentiero artificiale molto agevole che tempo però è praticamente impercorribile nella zona che costeggia il parchetto ricavato nell’area terminale dell’area sportiva contigua alle scuole. Al fine di sollecitare una rapida soluzione del problema i Consiglieri Comunali di Aria Nuova hanno presentato un’interpellanza alla Sindaca il cui testo si può leggere qui. La risposta è stata come di consueto generica, un po' evasiva e in qualche modo sconcertante. La Sindaca ha infatti detto, come si può leggere dal verbale, che: «Il fatto che sia mancato un intervento è dovuto in primo luogo all’interruzione della riqualificazione del campetto dietro le scuole, dilatando i tempi, per cui è venuta meno la riqualificazione dell’intera zona». In sostanza, come d’uso, ha assemblato parole e concetti fanno fatica a stare insieme. Che cosa c’entra la riqualificazione di un’area sportiva con la viabilità? L’impressione è che prima dell’interpellanza la Sindaca non sapesse neppure dove fosse quella passerella... Rassicura però che «... è comunque già programmata sia la sostituzione della ringhiera caduta che l’intervento sulla pavimentazione» e aggiunge di pensare che «...l’intervento avverrà al più presto...». Tutto a posto? No perché l’Assessore Vallini, chissà per quale ragione, sente il dovere di precisare che «l’intenzione è di intervenire sulla ringhiera con il ripristino del passaggio. Non si tratta tuttavia di un intervento primario». Visti i tempi di questa amministrazione se non è un intervento primario come fa la Sindaca a dire che avverrà al più presto? L'impressione è che non abbiano mai sotto controllo la situazione, ma magari è solo un'impressione...

giovedì 3 settembre 2020

La partecipazione? Per carità, meglio di no...

Nel Consiglio Comunale del 2 luglio la Sindaca ha risposto all’interpellanza presentata dai Consiglieri di Aria Nuova sulla possibilità di reintrodurre uno strumento di partecipazione democratica come i Comitati Consultivi Territoriali. Il testo dell’interpellanza può essere letto qui.

Nella sua risposta la Sindaca ha dichiarato “di essersi informata su come funzionassero i Comitati giungendo alla conclusione che col tempo detti comitati hanno visto tramontare la loro rilevanza e la loro stessa esistenza” aggiungendo poi che a suo parere “questo tipo di partecipazione si traduce immediatamente in una pedanteria burocratica, appesantendo le forme di deliberazione, in contrasto con la snellezza dell’Amministrazione”. Ora non sappiamo bene a chi la Sindaca abbia chiesto queste informazioni, ma era sufficiente che leggesse il testo del Regolamento che ne disciplinava il funzionamento per capire che i CCT erano tutto fuorché un “appesantimento burocratico”. Certamente consentivano alla popolazione di partecipare attivamente alla vita del Comune magari correggendo scelte sbagliate o suggerendo soluzioni. Invece della partecipazione la Sindaca ha dichiarato di voler “riattivare le giunte itineranti per confrontarsi e raccogliere le opinioni dei cittadini e degli abitanti delle varie località”. A questo proposito la consigliera Margherita Campari Pericoli intervenendo nel dibattito ha testimoniato che nel passato “le giunte itineranti sono andate deserte” e che per questa ragione non ne serba un buon ricordo. Tra l’altro non prevedono alcuna forma di voto o di assenso. Insomma la Sindaca eletta da meno della metà degli elettori pensa proprio di non dare spazio ad alcuna forma di partecipazione democratica che possa costringerla a confrontarsi con il paese. 
In fondo la si può capire...

martedì 25 agosto 2020

Dalla Sindaca risposte evasive e parole generiche...

A distanza di un anno dalla sua elezione c’è una caratteristica della Sindaca Aloma Rezzaro che ormai abbiamo imparato a conoscere ed è quella di non essere mai molto precisa, ma di rispondere in modo evasivo supplendo con la quantità di parole all’assenza di concretezza e sostanza, soprattutto nei Consigli Comunali. La stessa caratteristica la si può ritrovare anche nelle risposte alle “Interrogazioni a risposta scritta”. L’ultimo esempio è quello della interrogazione delle Consigliera Roberta Del Plato sul perché Lesa abbia perso, dopo anni di fatica per riaverla, la fermata del battello. In essa, che può essere letta integralmente qui, si ponevano tre domande: 
1) Quali sono le ragioni per le quali sono state sospese le fermate del battello a Lesa; 
2) Se è a conoscenza della fatica fatta dalle amministrazioni che l’hanno preceduta per poter far riattivare lo scalo dei battelli nel nostro comune; 
3) Quali azioni intende mettere in atto per ripristinare le fermate del battello. 
Alla prima domanda ha risposto che «i soggetti che in passato hanno svolto il servizio non sono più disponibili o idonei a svolgere tale mansione» dimenticando di aggiungere a quali soggetti si riferisce (la Pro Loco? Le persone?), per quale ragione ciò sia avvenuto e se non abbia sentito l'urgenza di evitare che ciò accadesse.
Alla seconda non ha risposto. È vero che non ha mai troppo vissuto la vita del paese, ma in fondo bastava chiedesse lumi al suo vicesindaco Roberto Grignoli per conoscere una storia che nasce addirittura alla fine degli anni Ottanta e della quale anche lui è stato protagonista. In ogni caso la cortesia vuole che si risponda, non che si faccia finta di niente e la correttezza amministrativa esigerebbe una risposta.
Alla terza domanda ha risposto, come sempre più spesso le accade, in modo generico che «l’Amministrazione Comunale si è attivata (quando?) per la ricerca di altri soggetti (quali?), tuttavia non è stato possibile reperire personale con i molteplici requisiti richiesti dalla Navigazione Lago Maggiore, che fossero disponibili a svolgere il servizio». E come a molte precedenti interpellanze e/o interrogazioni la soluzione scelta è quella di rinviare tutto a un non ben definito futuro: «l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di indire pubblico avviso per reperire eventuali candidature». 
Intanto quest’anno il battello non si ferma più, ma non pare un problema che la assilli così tanto...


martedì 28 luglio 2020

Perché a Lesa non si ferma più il battello?


Quattro amministrazioni (Marenzi, Lucini, Romerio Bonazzi e Grignoli) hanno fatto il possibile e l’impossibile per riportare la fermata del battello a Lesa e mantenerla almeno d’estate dopo che la Navigazione aveva sospeso la fermata. Per averla si è fatto anche un investimento importante con la realizzazione del nuovo pontile e adesso sul sito della Navigazione si legge che è stata nuovamente soppressa ma “non per volontà della società di Navigazione?”. E chi è stato allora? Chi ha vanificato trent’anni di pressioni e di iniziativa? L’impegno che tutto il paese aveva preso al momento del nuovo inserimento della fermata nell’orario ufficiale era che sarebbe stato solo il primo passo per avere altre fermate al nostro imbarcadero. Ora ci si trova di fronte a questa novità. Siamo tornati al punto di partenza. Il battello non c’è più. Chi l’ha deciso? Vorremmo che qualcuno se ne assumesse la responsabilità e poi vedremo che cosa si può fare. Per questa ragione Roberta Del Plato ha inviato oggi un’interrogazione a risposta scritta alla Sindaca il cui testo è il seguente:

 La sottoscritta Roberta Del Plato, consigliera comunale in qualità di capogruppo del gruppo consigliare “Aria Nuova” 
Premesso che
·      Nel periodo estivo l’utilizzo del battello della Navigazione Lago Maggiore è un valore aggiunto per chi sceglie il nostro paese per passare le vacanze;
·    La Navigazione Lago Maggiore ha ripreso i servizi dopo il fermo causato dall’emergenza sanitaria del Covid-19;
·  Sul sito della Navigazione Lago Maggiore è stato pubblicato il 30 giugno 2020 un avviso al pubblico (8/20) nel quale si annuncia che il ripristino della fermata di Lesa è sospesa “per ragioni che non dipendono dalla Navigazione Lago Maggiore”.

Ai sensi dell’art 40, comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolge la seguente interrogazione a risposta scritta alla Sindaca chiedendo
1) Quali sono le ragioni per le quali sono state sospese le fermate del battello a Lesa;
2) Se è a conoscenza della fatica fatta dalle amministrazioni che l’hanno preceduta per poter far riattivare lo scalo dei battelli nel nostro comune;
3) Quali azioni intende mettere in atto per ripristinare le fermate del battello.


giovedì 16 luglio 2020

Quel pasticcio del calendario di raccolta rifiuti a Lesa



«Già ci aveva lasciati perplessi, ma dopo averlo sperimentato è certo che funziona malamente» Così i consiglieri comunali di Aria Nuova commentano il funzionamento di quello che definiscono “il pasticcio del calendario di raccolta dei rifiuti”. In particolare fanno osservare che aver spostato la raccolta dell’umido dal lunedì al martedì ha provocato una situazione di difficile gestione soprattutto nel periodo estivo quando i villeggianti del fine settimana vivono un paradosso. Se esponessero l’umido alla domenica sera, oltre a correre un ipotetico rischio di sanzione (che visti i controlli a Lesa è praticamente inesistente), esso resterebbe esposto per un giorno intero alla mercé del caldo e degli animali. Per questa ragione visto che la sindaca aveva assunto impegni interessanti anche se non mantenuti, in un precedente consiglio comunale, i consiglieri comunali hanno presentato la seguente interpellanza:
«I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo "Aria Nuova" Roberta Del Plato e Mirco Anelli, anche sulla base di una serie di sollecitazioni di cittadini residenti e non residenti
segnalano
Come la situazione della raccolta differenziata dei rifiuti dall’entrata in vigore del nuovo calendario 2020/2021 sia peggiorata. In particolare si rileva come lo spostamento dal lunedì al martedì della raccolta dell’umido stia provocando una situazione di difficile gestione soprattutto per gli abitanti delle seconde case. Viene anche segnalato che è evidente la crescita dell’abbandono selvaggio dei rifiuti sia ai bordi delle strade che nei (pochi) cestini.
A questo proposito ricordano
che, come si può leggere nel verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n° 54 del 2019 la Sindaca, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio Comunale, avesse dichiarato: «Per quanto riguarda le seconde case si ricorda che i possessori delle stesse hanno l’obbligo della raccolta differenziata. Non è possibile creare dei luoghi dove stoccare i rifiuti che rischiano di diventare delle “discariche”. Dobbiamo trovare delle soluzioni con il Consorzio rifiuti. Stiamo pensando ad un servizio tramite il posizionamento di “Casette” che si possono utilizzare con delle “Card” e ciò perché tale servizio deve essere interamente pagato dall’utente fruitore e non accollato alla collettività»
Per quanto sopra esposto si chiede alla Sindaca:
-se sia a conoscenza di tale situazione
-quale sia stato il criterio con il quale è stato modificato il calendario di raccolta, in particolare di quella dell’umido
- quale seguito abbiano avuto le proposte annunciate nel Consiglio Comunale di cui al verbale di deliberazione n° 54 del 2019».

mercoledì 24 giugno 2020

Perché sfrattare il CAF dal Municipio?


Sono trent’anni che i cittadini di Lesa per problemi inerenti la pensione, le successioni o anche la dichiarazione dei redditi si rivolgono al CAF della Cia, un’associazione agricola che con il passare del tempo ha saputo adattarsi alle esigenze di un tessuto sociale più diffuso. La prima referente era Carla Stoppini che, proprio per questa sua attività, era stata insignita dall’amministrazione guidata da Roberto Grignoli, di un riconoscimento pubblico in occasione dell’annuale premiazione de L’Ago Maggiore. Dopo la scomparsa della Stoppini la belgiratese Stefania Possi era diventata il nuovo punto di riferimento del CAF e del Patronato. Oggi, inopinatamente, l’amministrazione guidata da Aloma Rezzaro ha deciso di non ospitare più questo servizio all’interno del Municipio. Non se ne capisce la ragione visto che nei locali dello stesso Municipio c’è anche una Web Radio che ovviamente ospita in orari decisamente non d’ufficio persone, ospiti e intrattenitori. Proprio per capire le ragioni di questo “sfratto” consiglieri di Aria Nuova hanno presentato un’interpellanza il cui testo è il seguente:
«I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo "Aria Nuova" Roberta Del Plato e Mirco Anelli, anche su sollecitazione di numerosi cittadini

ricordando come
- da oltre trent’anni la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) garantisce ai cittadini del Comune di Lesa un servizio di CAF e Patronato estremamente apprezzato e utile;
- le varie Amministrazioni Comunali che si sono susseguite negli anni non hanno mai messo in discussione la collocazione all’interno del Palazzo Comunale di quello che nei fatti si configurava come un servizio pubblico;

rivolgono alla Sindaca la presente interpellanza per conoscere

- per quale inderogabile necessità dopo decenni l’Amministrazione Comunale da Lei presieduta abbia ritenuto di togliere dal Palazzo Comunale questo servizio determinando nei fatti il trasferimento dello stesso nel Comune di Belgirate.
- se e in che modo intenda rimediare a questa situazione».

mercoledì 17 giugno 2020

È tempo di sistemare e riaprire la passerella dell’Erno


La storica passerella che, costeggiando l’Erno, collega la Via alle Zappe Sopra con Via Opifici è uno dei luoghi più frequentati da lesiani e dai turisti. Si tratta infatti di un sentiero artificiale molto agevole e che soprattutto d’estate regala una frescura apprezzabile ai camminatori. Da tempo però è praticamente impercorribile nella zona che costeggia il parchetto ricavato nell’area terminale dell’area sportiva contigua alle scuole. Al fine di sollecitare una rapida soluzione del problema i Consiglieri Comunali di Aria Nuova hanno presentato un’interpellanza alla Sindaca. Questo il testo dell’interpellanza:
«I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo "Aria Nuova" Roberta Del Plato e Mirco Anelli, anche sulla base di segnalazioni di cittadini
rivolgono al Sindaco la presente interpellanza
per segnalare come da tempo la storica e panoramica passerella che, costeggiando l’Erno, collega la Via alle Zappe Sopra con Via Opifici è stata danneggiata dalla caduta di un albero nel corso di non recenti precipitazioni.
Nello specifico si fa presente:
- che tale caduta ha piegato la ringhiera che fungeva da parapetto proiettandola all’interno dello spazio di passaggio pedonale;
- che in conseguenza di questi accadimenti anche la pavimentazione in cemento si è rialzata;
- che tale situazione rende ardua quando non impossibile oggi percorrere una delle più suggestive passeggiate pedonali di Villa Lesa.
Per quanto sopra esposto si chiede alla Sindaca:
- se sia a conoscenza della situazione
- se non ritenga necessario e urgente un intervento rapido di messa in sicurezza della struttura anche perché il suo utilizzo aumenta in modo consistente soprattutto nel periodo estivo e vacanziero».


giovedì 11 giugno 2020

Lavori presso la ex Società Operaia: vorremmo saperne di più


«L’immobile della ex società operaia è un bene comune di tutta la popolazione di Lesa. Ci è stato lasciato dalle generazioni che l’hanno costruito e noi ne siamo, in qualche modo, i custodi. Ogni passo verso eventuali privatizzazioni dell’uso rappresenta un sostanziale tradimento dello spirito originario». Così Roberta Del Plato, capogruppo di Aria Nuova nel Consiglio Comunale di Lesa spiega l’interpellanza che il suo gruppo ha presentato per conoscere meglio le intenzioni dell’Amministrazione Comunale sull’immobile della ex Società Operaia. 
Questo il testo integrale dell’interpellanza:

«I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo consigliare “Aria Nuova” Roberta Del Plato e Mirco Anelli
Ricordando
che l’Edificio Ex-Società Operaia costituisce un bene importante anche dal punto di vista simbolico visto che nel secolo scorso esso venne edificato interamente grazie al contributo e al lavoro volontario dei cittadini
Premesso che
-con Delibera di Giunta n.20 del 27.02.2020 è stato approvato un atto d’indirizzo “Restauro e Risanamento conservativo piano terra edificio Ex-Società operaia”
- che tale atto d’indirizzo ha il fine di riqualificare la destinazione d’uso e la creazione di una zona da destinarsi a bar/ristoro.

Rivolgono alla sindaca la presente interpellanza per chiedere
- quali siano i locali interessati da questo intervento di riqualificazione
- se tale intervento comporta problemi per attività esistenti e quali
- con quali fondi si intende finanziare l’intervento di riqualificazione.
- se tale intervento di riqualificazione prevede anche opere di manutenzione della parte sovrastante esterna e di infissi.

lunedì 8 giugno 2020

I lavori per l'acquedotto iniziano oggi. Parola di Sindaca!

Dopo l'interrogazione presentata da Roberta Del Plato, capogruppo di Aria Nuova, sui problemi dell'acquedotto (chi non l'avesse vista può leggerla qui) la Sindaca ha risposto che i lavori sono già stati assegnati e dovrebbero iniziare l'8 giugno, cioè... oggi. Stiamo a vedere.

mercoledì 3 giugno 2020

Perdite e mancanza d’acqua. Non è il caso di intervenire?

Ogni anno, nella stagione estiva, la distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Lesa entra in crisi. Quest’anno i problemi sembrano arrivati in anticipo nonostante il lockdown, bloccando la mobilità dei villeggianti, abbia sostanzialmente ridotto la pressione sull’acquedotto. Un perdita ingente e il primo blocco a Comnago sembrano in qualche modo preludere a una situazione critica. Per questa ragione Roberta del Plato, capogruppo di Aria Nuova in Consiglio Comunale ha ritenuto di inviare oggi alla Sindaca un’interrogazione scritta il cui contenuto si riporta di seguito:

La sottoscritta Roberta Del Plato, consigliera comunale
Premesso che
  • -        in questi giorni si è verificata una perdita ingente d’acqua dal vascone posizionato in località Mascarana
  • -        è stata segnalata la perdita al numero verde per le emergenze senza che si sia avuto un intervento immediato
  • -        che in località Comnago nella giornata del 1° Giugno 2020 gli abitanti hanno avuto una mancanza dell’erogazione di acqua.
  • -        la Società Novara Acqua VCO avrebbe dovuto intervenire per un collegamento della rete tra Calogna e Comnago come si può leggere nel verbale n. 50 del consiglio comunale del 30.09.2019)
ai sensi dell’art 40, comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolge la seguente interrogazione a risposta scritta al Sindaco per sapere

  • A che punto sono i lavori di formazione del collegamento della rete tra Calogna e Comnago.
  • Se in previsione della stagione estiva non ritenga opportuno assumere provvedimenti idonei a prevenire ed evitare fin da subito disservizi legati all’erogazione di acqua potabile. 


lunedì 17 febbraio 2020

Chi non sta dalla parte della Sindaca non può far parte della Consulta delle Associazioni di Lesa. Una decisione vergognosa che va al di là del merito specifico

Chi non è d’accordo con l’Amministrazione Comunale non può far parte della Consulta delle Associazioni. Questa in sintesi è l’incredibile decisione assunta dalla Sindaca del Comune di Lesa nei confronti della richiesta dell’associazione ricreativo culturale Aria Nuova adducendo a pretesto il fatto che, ai sensi dell’art. 2 del regolamento che disciplina la Consulta stessa si prevede che di essa non possano farne parte le associazioni “di tipo politico”.
In più, come si può leggere nell’atto che si riproduce, a riprova dell’esclusione si cita la presenza tra i soci fondatori di sette persone che avrebbero avuto il solo torto di presentarsi alle elezioni contro l’attuale amministrazione.
Nel merito si fa notare come, nella Repubblica Italiana, sulla base delle normative vigenti, la tipologia di un’Associazione, cioè se essa sia "politica" o meno non sia affidata all’opinione di una Sindaca o di una Giunta, ma derivi da alcuni dati oggettivi quali, per esempio dal codice fiscale che le è stato attribuito.
In più, sempre nella Repubblica Italiana non compete ad alcun Sindaco o Giunta valutare come elementi discriminanti la partecipazione alle elezioni comunali dei cittadini.
L’Associazione Aria Nuova ritiene che questo sia un atto grave di prevaricazione e sta valutando la possibilità di ricorrere in varie sedi, non esclusa quella penale e anche in quella civile contro questa decisione provvedendo altresì a richiedere anche i danni materiali e soprattutto morali conseguenti alla stessa.
In ogni caso, a prescindere dalla presenza o meno nella Consulta, si continuerà a operare nel rispetto dei nostri fini istituzionali. I sindaci e le Amministrazioni passano, le Associazioni restano.

mercoledì 5 febbraio 2020

I Comitati Consultivi Territoriali uno strumento di democrazia e partecipazione da riattivare


Cinque erano i Comitati Consultivi Territoriali (CCT) previsti nello Statuto del Comune di Lesa. Cinque come i cuori della nostra comunità: Lesa, Villa, Solcio, Comnago e Calogna. Proprio per dare maggior potere alle realtà territoriali negli anni Novanta erano nati questi comitati, eletti direttamente da chi in quei territori abitava. Questi strumenti di partecipazione hanno funzionato per una quindicina d’anni poi sono stati cancellati da scelte amministrative diverse. È stato un peccato perché i Comitati Consultivi Territoriali erano dei veri e proprio organismi di gestione dei bisogni eletti dai cittadini.
Per questa ragione forse è venuto il tempo di riprendere quello strumento. A questo scopo i consiglieri di Aria Nuova, Roberta Del Plato e Mirco Anelli, hanno interpellato la Sindaca. Il testo dell’interpellanza è il seguente:

I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo "Aria Nuova" Roberta Del Plato e Mirco Anelli, anche sulla base di una serie di sollecitazioni di cittadini
premesso che
-        con delibera consiliare n. 87 del 26 ottobre 1990 nel Comune di Lesa vennero istituiti i Comitati Consultivi Territoriali nel numero di cinque, “ciascuno in rappresentanza di un nucleo storicamente definitosi nell’ambito del territorio comunale: Calogna, Comnago, Lesa Solcio, Villa”, come scritto nell’art. 2 dello stesso atto;
-        la loro istituzione veniva esplicitamente richiamata anche dal comma 2 dell’art. 68 del primo Statuto del Comune di Lesa;
-        per una quindicina d’anni questi strumenti di partecipazione sono stati attivi e capaci di convogliare energie importanti nell’attività amministrativa del paese e nella vita dei cittadini;
-        su proposta dell’amministrazione guidata dal Sindaco Grignoli il Consiglio Comunale con il proprio atto n. 53 del 24 settembre 2009 espungeva dallo Statuto il riferimento ai Comitati Consultivi Territoriali, pur non revocando la citata delibera consiliare n. 87 del 1990.

rivolgono alla Sindaca la presente interpellanza per sapere
  • se la Sindaca sia a conoscenza dei fatti e quale sia la sua opinione;
  • se non ritenga utile ridare vita a uno strumento di partecipazione quali i Comitati Consultivi Territoriali.


giovedì 16 gennaio 2020

Una mozione di civiltà: anche Lesa si adegui alla scelta dei fuochi pirotecnici senza scoppio


A Lesa si verifica una situazione singolare. Da un lato c’è un regolamento di Polizia Urbana che prevede come in assenza di autorizzazioni specifiche, in tutto il territorio comunale “non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio sparare mortaretti e simili manufatti o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. Tali limitazioni permangono anche durante le festività di fine anno”. Dall’altra c’è l’incapacità di far rispettare questa regola e, in più, la presenza della stessa Amministrazione Comunale nell’organizzazione di spettacoli con fuochi esplodenti. Tutto ciò mentre in  molti comuni, alcuni dei quali vicini a noi, si assiste alla decisione di abbandonare gli spettacoli esplodenti a favore di giochi pirotecnici più moderni e senza alcuno scoppio. A questo scopo i consiglieri di Aria Nuova, Roberta Del Plato e Mirco Anelli hanno proposto una mozione in modo che il Consiglio Comunale si esprima in merito. Il testo della mozione è il seguente:

Il Consiglio Comunale
premesso
- che nel Comune di Lesa vige per tutto l’anno il divieto di utilizzo di fuochi d’artificio ai sensi dell’art. 33 del Regolamento di Polizia urbana il quale prevede che “Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio sparare mortaretti e simili manufatti o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. Tali limitazioni permangono anche durante le festività di fine anno”;
- che da tempo il mondo scientifico ha rilevato come gli spettacoli pirotecnici con esplosioni siano dannosi sia per il mondo animale che l’ambiente. I cosiddetti “botti” infatti rappresentano un rischio concreto sia per gli animali domestici che per quelli selvatici, mentre determinano per l’ambiente un ulteriore rilascio di polveri sottili;
considerato
che in molti comuni nella nostra provincia e della regione ormai è prassi consueta utilizzare spettacoli pirotecnici senza botto con fuochi così detti “silenziosi”
impegna
il Sindaco e la Giunta Comunale ad assumere i provvedimenti necessari a garantire il rispetto del divieto previsto dall’art. 33 del Regolamento di Polizia Urbana e a non concedere alcuna deroga a quanto previsto favorendo il fatto che per le manifestazioni sul territorio di Lesa vengano utilizzati Fuochi Pirotecnici “silenziosi” o altre forme di spettacoli di luce


martedì 14 gennaio 2020

"Non sono preparati!" Respinta dalla Sindaca la richiesta di ridare vita al Consiglio Comunale dei Ragazzi


Rispondendo all'interpellanza del gruppo di Aria Nuova sull'ipotesi di ridare vita al Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lesa la Sindaca dopo aver premesso che né né lei né la sua amministrazione in via di principio sono contrari al Consiglio Comunale dei Ragazzi. Ritiene tuttavia che il progetto sia prematuro, per una serie di ragioni. Afferma infatti che la cultura dei ragazzi, per quanto concerne l’aspetto civico inerente la gestione dello Stato e del Comune, sia allo stato attuale scarno. Questo anche per il continuo rinvio, a livello scolastico, dello studio dell’educazione civica, mai attenzionata come materia a sè stante.
Il Sindaco evidenzia che prima di affrontare l’esperienza di un Consiglio Comunale dei Ragazzi, affinché sia utile e proficua per loro, sarebbe utile un progetto con la scuola di introduzione alla vita dell’Ente pubblico per capire cosa succede in un Comune, in una Provincia, in una Regione o nello Stato. Solo dopo, come risultato di queste esperienze che nascono nella scuola, è possibile pensare di realizzare un Consiglio Comunale dei Ragazzi consapevole.
Per il Sindaco è importante che il Consiglio Comunale dei ragazzi non diventi l’interpretazione di un ruolo quasi come una recita. Ritiene dunque utile che dapprima i ragazzi, tramite la scuola, possano capire che cos’è il Comune, cosa si fa all’interno del palazzo comunale. Solo all’esito si potrà dare ai ragazzi la possibilità di fare un’esperienza consapevole.
La Consigliera Del Plato osserva come negli anni Novanta quello di Lesa è stato un modello durato quasi un decennio poi utilizzato da molti Comuni d'Italia. In esso si prevedeva che i ragazzi facessero una sorta di percorso all'interno della scuola finalizzato  conoscere e comprendere il loro Paese e il funzionamento dei meccanismi amministrativi. Si dichiara insoddisfatta e stupita che proprio da uno dei comuni pilota di questa esperienza abbia una tale sfiducia nelle giovani generazioni e nelle strutture scolastiche proprio mentre Comuni anche del nostro territorio l'hanno ormai da tempo adottata e valorizzata.

La risposta all'interpellanza sulla Via Sant'Antonio


Il 18 dicembre in Consiglio Comunale è stata dibattuta l'interpellanza proposta dal Gruppo Consiliare Aria Nuova. La Sindaca in apertura della discussione invita il Vice Sindaco Grignoli a rispondervi. Il Vice Sindaco conferma l’esattezza di quanto esposto nell’interpellanza, cui aggiunge solo alcune precisazioni.
Nel 2014 vennero richiesti due finanziamenti: sulla via Sant’Antonio e sulla foce dell’Erno. Quanto al primo finanziamento per la via Sant’Antonio si passò dall’utilizzo dei ribassi d’asta del Porto ad un nuovo mutuo, per ottenere tassi di interessi minori. Per questo di restituì alla CDP quel mutuo per averne un’altro a condizioni migliorative. Conferma che quanto accadde nel novembre – dicembre 2018 coincide con quanto riportato nell’interrogazione: nel novembre arrivò la citata delibera di Regione Piemonte che sulla base della delibera CIPE assegnava i 130.000,00 euro. Per questo venne fermato il bando in attesa che i fondi arrivassero dalla Regione, a seguito di trasferimento dallo Stato. Con rammarico il Vice Sindaco enuncia che sebbene Regione Piemonte confermi che il finanziamento sia in corso, a livello statale i Ministri non hanno ancora firmato il provvedimento che trasferisce di fatto i soldi alla Regione. Nel frattempo la situazione è peggiorata. Comunica che, a seguito di invito ufficiale, la Regione parteciperà tramite i propri funzionari di Novara ad un intervento specifico sul posto, per un nuovo esame della situazione della strada. Questo perché i costi del progetto per ripristinare la strada sono ormai superiori ai 130.000,00 euro stanziati. La richiesta è che Regione finanzi un progetto che faccia fronte ai danni che si sono susseguiti. Conclude affermando che i lavori sono allo stato fermi in attesa che arrivano i fondi.
 Continuando nelle risposte all’interpellanza il Vice Sindaco afferma che ad oggi non si è speso nulla essendo la spesa per l’Ing. Ricca inserita tra i fondi che devono arrivare. In ordine ai tempi di inizio dei lavori dichiara di non esserne a conoscenza ma di auspicare che siano avviati al più presto.
Il Sindaco interviene per ringraziare il Vice Sindaco dell’illustrazione. Sottolinea che la situazione creatasi appare un paradosso in quanto la sospensione della gara si è resa necessaria per consentire al Comune di avvalersi del finanziamento a fondo perduto. Alla scelta della soluzione più economica per il comune ha fatto seguito un’impasse paradossale. Nel frattempo il Comune è dovuto intervenire con un’ordinanza a fronte di un’urgenza che è sotto gli occhi di tutti. Ribadisce la costante attenzione del Comune che interviene con richieste pressochè quotidiane presso tutti gli Enti interessati. Peraltro la situazione non blocca solo i finanziamenti del Comune di Lesa ma anche somme destinate ad altri Comuni del Piemonte.
Il Vice Sindaco riprende la parola per specificare che il Ministro dell’Ambiente ha firmato il finanziamento richiesto per la foce dell’Erno che ha assicurato 180.000,00 euro al Comune di Lesa. Il Consigliere Del Plato dichiara la situazione surreale in quanto i soldi rimasti dall’intervento del porto di Solcio sono stati altrimenti destinati. Non tollera questa situazione perché la strada si è ammalorata ancora di più. Pur avendo nei programmi triennali i lavori la priorità in realtà non è stato così perché sono poi passati altri interventi. Non capisce poi perché delibere di Giunta prevedano la destinazione di 130.000,00 euro a due progetti: la via Sant’Antonio ed il Poggio di Solcio mentre in origine la somma finanziava solo il ripristino della via Sant’Antonio. Chiede una spiegazione. Il Vice Sindaco risponde alla domanda affermando che il finanziamento del Poggio di Solcio, in quanto di importo assai limitato, è stato inserito nelle somme a disposizione dell’Amministrazione, ma senza ridurre l’importo dei lavori di Via Sant’Antonio che è rimasto di € 130.000,00. 
La Consigliera Del Plato dissente in quanto la somma avrebbe dovuto essere incrementata.
La Sindaca replica dicendo che a suo avviso il ragionamento è capzioso in quanto nessuno ha messo in discussione il fatto che i 130.000,00 siano insufficienti per intervenire sulla Via Sant’Antonio nella situazione in cui versa attualmente. Ritiene che sul punto l’Assessore sia stato chiaro ed esaustivo. Gli interventi accumunati nei 130.000,00 sono stati scelti sulla base di valutazioni tecniche, senza speculazione alcuna da parte dell’amministrazione per ottenere somme da destinare ad altro. Precisa che non è intenzione dell’Amministrazione un intervento riduttivo sulla Via Sant’Antonio. Auspica che le somme arrivino a breve e l’attenzione dell’Amministrazione è massima. Infine evidenzia che la via non è stata chiusa completamente ma ne è stata ridotta la viabilità.
La Consigliera Del Plato si dichiara non soddisfatta della risposta.