In più, come si può leggere nell’atto che si riproduce, a riprova dell’esclusione si
cita la presenza tra i soci fondatori di sette persone che avrebbero avuto il
solo torto di presentarsi alle elezioni contro l’attuale amministrazione.
Nel merito si fa notare come, nella Repubblica Italiana, sulla
base delle normative vigenti, la tipologia di un’Associazione, cioè se essa sia "politica" o meno non sia
affidata all’opinione di una Sindaca o di una Giunta, ma derivi da alcuni
dati oggettivi quali, per esempio dal codice fiscale che le è stato attribuito.
In più, sempre nella Repubblica Italiana non compete ad
alcun Sindaco o Giunta valutare come elementi discriminanti la partecipazione
alle elezioni comunali dei cittadini.
L’Associazione Aria Nuova ritiene che questo sia un atto
grave di prevaricazione e sta valutando la possibilità di ricorrere in varie sedi, non esclusa quella penale e anche in quella civile contro questa decisione provvedendo altresì a richiedere
anche i danni materiali e soprattutto morali conseguenti alla stessa.
In ogni caso, a prescindere dalla presenza o meno nella
Consulta, si continuerà a operare nel rispetto dei nostri fini istituzionali. I
sindaci e le Amministrazioni passano, le Associazioni restano.
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