lunedì 17 febbraio 2020

Chi non sta dalla parte della Sindaca non può far parte della Consulta delle Associazioni di Lesa. Una decisione vergognosa che va al di là del merito specifico

Chi non è d’accordo con l’Amministrazione Comunale non può far parte della Consulta delle Associazioni. Questa in sintesi è l’incredibile decisione assunta dalla Sindaca del Comune di Lesa nei confronti della richiesta dell’associazione ricreativo culturale Aria Nuova adducendo a pretesto il fatto che, ai sensi dell’art. 2 del regolamento che disciplina la Consulta stessa si prevede che di essa non possano farne parte le associazioni “di tipo politico”.
In più, come si può leggere nell’atto che si riproduce, a riprova dell’esclusione si cita la presenza tra i soci fondatori di sette persone che avrebbero avuto il solo torto di presentarsi alle elezioni contro l’attuale amministrazione.
Nel merito si fa notare come, nella Repubblica Italiana, sulla base delle normative vigenti, la tipologia di un’Associazione, cioè se essa sia "politica" o meno non sia affidata all’opinione di una Sindaca o di una Giunta, ma derivi da alcuni dati oggettivi quali, per esempio dal codice fiscale che le è stato attribuito.
In più, sempre nella Repubblica Italiana non compete ad alcun Sindaco o Giunta valutare come elementi discriminanti la partecipazione alle elezioni comunali dei cittadini.
L’Associazione Aria Nuova ritiene che questo sia un atto grave di prevaricazione e sta valutando la possibilità di ricorrere in varie sedi, non esclusa quella penale e anche in quella civile contro questa decisione provvedendo altresì a richiedere anche i danni materiali e soprattutto morali conseguenti alla stessa.
In ogni caso, a prescindere dalla presenza o meno nella Consulta, si continuerà a operare nel rispetto dei nostri fini istituzionali. I sindaci e le Amministrazioni passano, le Associazioni restano.

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