giovedì 3 settembre 2020

La partecipazione? Per carità, meglio di no...

Nel Consiglio Comunale del 2 luglio la Sindaca ha risposto all’interpellanza presentata dai Consiglieri di Aria Nuova sulla possibilità di reintrodurre uno strumento di partecipazione democratica come i Comitati Consultivi Territoriali. Il testo dell’interpellanza può essere letto qui.

Nella sua risposta la Sindaca ha dichiarato “di essersi informata su come funzionassero i Comitati giungendo alla conclusione che col tempo detti comitati hanno visto tramontare la loro rilevanza e la loro stessa esistenza” aggiungendo poi che a suo parere “questo tipo di partecipazione si traduce immediatamente in una pedanteria burocratica, appesantendo le forme di deliberazione, in contrasto con la snellezza dell’Amministrazione”. Ora non sappiamo bene a chi la Sindaca abbia chiesto queste informazioni, ma era sufficiente che leggesse il testo del Regolamento che ne disciplinava il funzionamento per capire che i CCT erano tutto fuorché un “appesantimento burocratico”. Certamente consentivano alla popolazione di partecipare attivamente alla vita del Comune magari correggendo scelte sbagliate o suggerendo soluzioni. Invece della partecipazione la Sindaca ha dichiarato di voler “riattivare le giunte itineranti per confrontarsi e raccogliere le opinioni dei cittadini e degli abitanti delle varie località”. A questo proposito la consigliera Margherita Campari Pericoli intervenendo nel dibattito ha testimoniato che nel passato “le giunte itineranti sono andate deserte” e che per questa ragione non ne serba un buon ricordo. Tra l’altro non prevedono alcuna forma di voto o di assenso. Insomma la Sindaca eletta da meno della metà degli elettori pensa proprio di non dare spazio ad alcuna forma di partecipazione democratica che possa costringerla a confrontarsi con il paese. 
In fondo la si può capire...

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