Nel Consiglio
Comunale del 2 luglio la Sindaca ha risposto all’interpellanza presentata dai Consiglieri di
Aria Nuova sulla possibilità di reintrodurre uno strumento di partecipazione
democratica come i Comitati Consultivi Territoriali. Il testo dell’interpellanza
può essere letto qui.
Nella sua risposta la Sindaca ha dichiarato “di
essersi informata su come funzionassero i Comitati giungendo alla conclusione
che col tempo detti comitati hanno visto tramontare la loro rilevanza e la loro
stessa esistenza” aggiungendo poi che a suo parere “questo tipo di
partecipazione si traduce immediatamente in una pedanteria burocratica,
appesantendo le forme di deliberazione, in contrasto con la snellezza dell’Amministrazione”.
Ora non sappiamo bene a chi la Sindaca abbia chiesto queste informazioni, ma
era sufficiente che leggesse il testo del Regolamento che ne disciplinava il funzionamento
per capire che i CCT erano tutto fuorché un “appesantimento burocratico”.
Certamente consentivano alla popolazione di partecipare attivamente alla vita
del Comune magari correggendo scelte sbagliate o suggerendo soluzioni. Invece
della partecipazione la Sindaca ha dichiarato di voler “riattivare le giunte
itineranti per confrontarsi e raccogliere le opinioni dei cittadini e degli
abitanti delle varie località”. A questo proposito la consigliera
Margherita Campari Pericoli intervenendo nel dibattito ha testimoniato che nel
passato “le giunte itineranti sono andate deserte” e che per questa ragione
non ne serba un buon ricordo. Tra l’altro non prevedono alcuna forma di voto o
di assenso. Insomma la Sindaca eletta da meno della metà degli elettori pensa proprio di non dare spazio ad alcuna forma di partecipazione democratica che possa costringerla a confrontarsi con il paese.
In fondo la si
può capire...
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