giovedì 20 ottobre 2022

Quali sono i lavori previsti sul Lungolago di Solcio?


«Per principio diffido delle indicazioni generiche. Per questa ragione quando ho appreso che l'Amministrazione Comunale aveva un progetto da farsi finanziare per il Lungolago di Solcio ho chiesto di poter vedere la localizzazione specifica e i progetti nel dettaglio. Non avendo ricevuto risposte mi avvalgo della mia carica di Consigliera per portare la questione in Consiglio Comunale. In fondo è per questo che i cittadini mi hanno votata…». Così Roberta Del Plato, capogruppo di "Voltiamo Pagina" spiega la sua interpellanza volta a conoscere nel dettaglio quali siano gli interventi previsti sul Lungolago di Solcio. 
Questo il testo dell'interrogazione:



«La sottoscritta Roberta Del Plato, consigliera comunale in qualità di capogruppo del gruppo consigliare di "Voltiamo pagina"
Premesso che dagli atti assunti dall'Amministrazione si rileva come
- sia previsto un contributo secondo la Legge 27 dicembre 2019 n.160 art 1 commi 29-37, contributi ai Comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, contributo successivamente confluito nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
- il contributo del Ministero dell'interno dovrebbe essere messo a disposizione per l'esecuzione di "Lavori di messa in sicurezza strada comunale Via Pirich, Via Poggiolo di Solcio e abbattimento barriere architettoniche ed efficientamento energetico del lungolago di Solcio"
Dopo aver richiesto la documentazione relativa all'Ufficio Tecnico senza avere ottenuto alcuna risposta, ai sensi dell'art.40 del regolamento del Consiglio Comunale, rivolge la seguente interpellanza al Sindaco per conoscere
- nello specifico quale sia l'intervento di abbattimento architettonico sul lungolago di Solcio
- quali saranno gli interventi di efficientamento energetico del Lungolago di Solcio
- se nel progetto sia stata presa in considerazione l'ipotesi di inserire anche piazza Penagini».

 

mercoledì 28 settembre 2022

Non siamo d'accordo con la cessione del Padiglione Genietto. Si sta liquidando un pezzo importante della nostra storia

Nel Consiglio Comunale del 27 settembre l'Amministrazione Comunale di Lesa ha deciso di destinare l'immobile da tutti conosciuto come "Padiglione Genietto" a un Ente privato che lo utilizzerà per la convalescenza non ospedaliera dei bambini malati oncologici. Nell'occasione la consigliera Roberta Del Plato di "Voltiamo pagina" ha votato contro perché, nel merito e al di là dell'utilizzo a scopo benefico, con questo atto si procede, nei fatti, alla privatizzazione di un pezzo importante della storia del nostro paese. Questa la sua dichiarazione messa a verbale:
«Vorrei ricordare a me stessa e a questo Consiglio che stiamo parlando di un pezzo importante della stessa storia di questo paese. Costruito nel 1906 il Padiglione Genietto, asilo infantile destinato ad accogliere i bambini di Lesa, venne interamente finanziato da Carlo Davicini, cavaliere e avvocato, rampollo di un’antica famiglia piemontese del Monferrato. Rimasto orfano in giovane età si portò per sempre dentro il peso di questa mancanza nonostante i beni di famiglia potessero sicuramente alleviarne la condizione materiale. Innamoratosi dei suoi possedimenti sul lago divenne anche vicepresidente della Pro Verbano e fu tra i fondatori della Pro Lesa nonché il finanziatore dell’ampliamento del Piazzale dell’Imbarcadero con la realizzazione della piazzetta a sinistra dello stabile se ci si mette spalle alla collina. Il destino però aveva in serbo un altro dolore: la prematura morte del figlio, colpito da una malattia all’epoca incurabile. Decise quindi di erigere una sorta di monumento vivo e vitale alla sua memoria, qualcosa che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto durare per sempre.
Il giorno dell’inaugurazione nell’atrio dell’edificio venne scoperta una targa che recitava: “Perché in questi luoghi a lui prediletti viva perenne la memoria soave e cara di Cesare Eugenio di sua mente gentile e benefica interprete il padre con religioso affetto questo edificio erigeva ed a Lui dedicandolo donava all'infanzia di Lesa, 23 Settembre 1906”.
Quello finanziato da Carlo Davicini era soltanto il corpo anteriore del fabbricato esistente oggi. A questo vennero poi aggiunti, grazie al lavoro volontario degli abitant, in anni successivi altri corpi, in particolare il grande salone a lungo utilizzato anche come teatro il cui fondale fisso era stato dipinto da Giuliano De Giuli.
Ecco, ho voluto fare questa premessa perché il “Genietto” ha una sua storia durata decenni. L’immobile era dotato di stanze, classi, una sala che ospitava la mensa e a necessità la medesima veniva utilizzata per iniziative culturali, concerti, spettacoli.
Oggi stiamo decidendo di cambiarne la storia ed è un peccato. Infatti nonostante questo progetto all'apparenza possa essere considerato in linea con la destinazione originaria per l'infanzia, in realtà è antitetico a essa perché lo sottrae all’utilizzo da parte del paese.
Sarebbe stato più giusto puntare a mantenere le sue originarie caratteristiche, quelle per le quali era nato, facendone un punto di riferimento per i giovani, magari un centro di aggregazione, un polo culturale, da utilizzarsi per tutte le associazioni. Invece nella sostanza lo si privatizza. Per questo voto contro.
Mi consenta un'aggiunta. Se decidesse di portare avanti il progetto sottoposto alla nostra attenzione in questa seduta forse sarebbe necessario che ci spiegasse in che modo intende far fronte a tutto ciò che comporterà l’insediamento di una tale struttura nel nostro territorio, come la necessità di un incremento di servizi e soprattutto valutare la necessità che potrà esserci di un aumento di strutture ricettive, in particolare di alberghi. Una buona amministrazione è quella che programma per tempo il futuro, non quella che rincorre le emergenze».

 

martedì 20 settembre 2022

È tempo di risolvere definitivamente il problema delle interruzioni nelle forniture d'acqua a Comnago

Le interruzioni delle forniture d'acqua a Comnago  non sono una novità recente, ma quest'anno hanno
raggiunto livelli insopportabili anche perchè dopo una serie di interventi tecnici si pensava che la questione fosse definitivamente risolta. Siccome non è stato così, la Consigliera Comunale Roberta Del Plato di "Voltiamo Pagina" ha presentato un'interpellanza il cui testo è il seguente:
«La sottoscritta Roberta Del Plato, consigliera comunale in qualità di capogruppo del gruppo consigliare di "Voltiamo pagina"
rileva
- come questa estate 2022 nella frazione di Comnago ci siano state molte interruzioni nella fornitura di acqua creando disagi sia agli abitanti sia ai turisti giunti numerosi nel nostro territorio.
- che, nonostante sia stato effettuato dall’azienda Novara VCO un intervento di collegamento idrico tra il serbatoio di Calogna e il serbatoio di Comnago, l'acqua in quest’ultima frazione è mancata a seguito di un lieve temporale che ha causato problemi al quadro elettrico situato alle vasche in località Mascarana con conseguente fuoriuscita di acqua.
Per queste ragioni ai sensi dell'art.41 del regolamento del consiglio comunale, rivolge la seguente interpellanza al sindaco per conoscere
- come intende l'amministrazione affrontare la questione
- quali siano le possibili soluzioni»


mercoledì 20 luglio 2022

Il livello del trasporto pubblico a Lesa e nel Vergante peggiora di anno in anno. Occorre un’iniziativa delle amministrazioni comunali.

 
«...Gli abitanti di Lesa e di tutto il Vergante non godono degli stessi diritti di mobilità riconosciuti ad altri cittadini della Repubblica Italiana. Il trasporto pubblico non è adeguato alle esigenze di chi vive nelle nostre zone e negli anni la sua qualità è progressivamente peggiorata. I disagi sono tanti sia per chi deve utilizzare i treni con ritardi e soppressioni. I pullman hanno orari che spesso ne impediscono un maggiore utilizzo e in molti periodi della giornata mancano le coincidenze. Di fronte alla scarsa disponibilità dei gestori a dare risposte concrete alle esigenze dell'utenza, le amministrazioni comunali non possono limitarsi a protestare. È necessario che la loro iniziativa diventi più incisiva e, se necessario, più eclatante...». Così Roberta Del Plato, capogruppo di Voltiamo Pagina nel Consiglio Comunale di Lesa spiega la scelta del suo gruppo di presentare un’interpellanza sull’argomento il cui testo recita:
La sottoscritta Roberta Del Plato Consigliera Comunale del gruppo "Voltiamo Pagina"
Rileva
Come in questi anni le disponibilità del sistema del trasporto pubblico nei confronti del nostro Comune si siano progressivamente ridotte. Le esigenze di un trasporto efficiente invece sono aumentate, soprattutto con il crescere delle presenze sul nostro territorio. Se da un lato il collegamento di Comnago e Calogna con il lago appare oggi interamente affidato alla buona volontà dei singoli visto che non esiste da tempo alcun mezzo di trasporto a disposizione della popolazione dall’altro non può più essere tollerata una progressiva ulteriore riduzione dei treni che fermano a Lesa, l’incongruità degli orari e l’incomprensibile sovrapposizione di servizi paralleli (pullman e treni),
 Per queste ragioni ai sensi dell'art. 41 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolge la seguente interpellanza al Sindaco per conoscere:
- se sia nelle intenzioni dell’Amministrazione affrontare la questione;
-  quali iniziative siano in programma;
- se non si ritenga utile un’azione comune di tutte le amministrazioni comunali del Vergante per evitare che i gestori del trasporto locale possano continuare a operare al di fuori di qualunque controllo, in assenza di rispetto degli utenti e, talvolta, anche della logica.

 

 

lunedì 11 luglio 2022

Sul debito del Comune, se mi permettete, vorrei che si provasse a cambiare il punto di vista...

Nel Consiglio Comunale di Lesa svoltosi giovedì 7  luglio si è discusso a lungo del disavanzo evidenziato dalla Corte dei Conti che pesa come un macigno sul Bilancio del Comune. A questo proposito la consigliera Roberta Del Plato del gruppo d'opposizione "Voltiamo pagina" è intervenuta con questa dichiarazione: 
«Mi permetto di formulare le seguenti osservazioni a quanto ascoltato su questo argomento. Dalle note e dai richiami della Corte dei Conti emerge come sostanzialmente il Comune di Lesa avesse un disavanzo di 556.291,06 euro al rendiconto 2020. Sono stati evidenziati vari errori (o per meglio dire azioni di cattiva amministrazione) con accantonamento del fondo anticipo liquidità ai fini del fondo crediti dubbia esigibilità, il mancato rispetto dei vari equilibri, incongruenze nei dati e nella compilazione della relazione, scarsa capacità di riscossione dell'ente, mancata inclusione della garanzia prestata a favore dell'Unione ai fini del calcolo dei limiti di indebitamento, violazione dei tempi medi di pagamento delle obbligazioni commerciali e via enumerando. Oggi sappiamo che il disavanzo nel rendiconto 2021 è ipotizzato in 567.647,37 euro e che il piano dei rientri sarà approvato contestualmente all'approvazione del rendiconto 2021. 
Sempre stando alle risultanze della Corte dei Conti si sa che il Comune di Lesa ha spiegato la sua intenzione di adottare misure quali: la diminuzione del peso dei mutui contratti in particolare attraverso l'alienazione di beni pubblici, la rimodulazione dei contratti per servizi in vigore in relazione alla sostenibilità delle risorse finanziarie, una maggiore incisività nel contrasto all'evasione elusione tributaria, una costante ricognizione della spesa puntando alla sua contrazione. Per onestà ci sarebbe da rilevare come la corte dei conti obietti sul fatto che, a suo parere, che le misure per il ripiano del disavanzo sono state descritte in modo piuttosto generico. In più, sempre secondo quanto abbiamo capito, il Comune intenderebbe anche esternalizzare il supporto per attività accertativa. Permettetemi un’osservazione banale: perdiamo il patrimonio immobiliare acquisito nei secoli, spendiamo altri soldi per controllare l’evasione delegandola all’esterno, insomma c’è il rischio che alla fine ne usciremo con le ossa rotte…
Se mi permettete vorrei cambiare punto di vista.
So che sembra banale ma di fronte a uno Stato che taglia sempre di più i trasferimenti finanziari ai Comuni la prima preoccupazione di un’amministrazione deve essere quella di non scaricare sui cittadini residenti un carico fiscale eccessivo. Garantire i servizi contenendo i tributi deve essere lo scopo primario di un buon amministratore. 
I tagli delle risorse da parte dello Stato impongono di ottimizzare le risorse comunali, a partire da quelle umane, per garantire ai cittadini un rapporto con il comune aperto ed efficiente. Come possiamo farlo? Innanzitutto contenendo gli sprechi e rinunciando a spendere in settori non essenziali quando la disponibilità di fondi non è sufficiente. Invece di esternalizzare si potrebbe poi pensare a una riorganizzazione della struttura comunale e sovracomunale con nuove dotazioni, ottimizzando le risorse, a partire da quelle umane, per garantire ai cittadini un’amministrazione aperta ed efficiente. Perché non garantire uno snellimento dei servizi di base anche attraverso la loro informatizzazione spinta che consenta ai cittadini delle frazioni di accedere per esempio ai servizi comunali di anagrafe e tributi senza doversi fisicamente recare presso il Comune o l’Unione?
Infine sappiamo tutti che il Comune di Lesa è proprietario di molti immobili dislocati sul suo territorio. Si tratta di un patrimonio prezioso arrivato fino a noi grazie alla lungimiranza delle amministrazioni del secolo scorso e, in qualche caso, alla generosità dei nostri concittadini. Alcune di queste strutture sono tutt’ora scarsamente utilizzate, in qualche caso del tutto inutilizzate e bisognose d’interventi. Già negli ultimi anni si sono fatte alienazioni senza senso e soprattutto con pochissimi utili per il comune. Voi volete passare alla storia come i liquidatori prima ancora che di un patrimonio, di una storia?
Certo la situazione non è facile e nessuno se lo vuole nascondere soprattutto in una situazione come l’attuale, caratterizzata da un’estrema incertezza sulle possibilità reali degli Enti Locali di sviluppare una programmazione corrispondente alle aspettative e alle esigenze dei propri amministrati. Proprio nei momenti di difficoltà si deve pensare in grande rispondendo alle esigenze contingenti con una visione del futuro. Per questa ragione, a prescindere dalle singole programmazioni comunali, il destino della nostra zona resta legato alla capacità delle diverse amministrazioni comunali di elaborare un processo di integrazione reciproca che può partire dai servizi e dalle esigenze immediate, ma non può non avere come obiettivo l’unificazione amministrativa del Vergante. 
Lì si deve arrivare, altrimenti non se ne esce».

 

mercoledì 4 maggio 2022

Un'unica grande Comunità del Vergante per affrontare il futuro

Roberta Del Plato consigliera comunale di Lesa nel gruppo "Voltiamo Pagina", anche alla luce delle difficoltà economiche e amministrative che stanno affrontando i piccoli comuni, spesso divisi da ragioni di campanile o uniti in microscopiche Unioni territoriali ha lanciato una proposta che arriva dal… passato. «Per cinquecento anni i comuni della nostra zona hanno tenuto testa a una situazione ben più complessa di quella che si sta affrontando oggi. E l'hanno fatto unendosi nella Comunità del Vergante e dandosi regole che in quell'epoca erano rivoluzionarie. Forse dovremmo ricercare proprio in quelle radici e in quella struttura una risposta all'altezza dei tempi che stiamo vivendo». Per questa ragione ha presentato una mozione nella quale si impegna l'Amministrazione Comunale di Lesa a promuovere l'unificazione amministrativa di tutto il Vergante. Questo è il testo della mozione:

 La sottoscritta Roberta Del Plato consigliera comunale del gruppo "Voltiamo Pagina"
Premesso che
Già nel 1300 Meina, Lesa e il Vergante hanno Statuti Comunali e un processo di integrazione molto avanzato, tanto da avere un organo unico di governo: il Consiglio Generale del Vergante. Di questi ordinamenti è giunta fino a noi la versione approvata dall'arcivescovo Antonio da Saluzzo nel 1389, dalla quale si apprende che gli Statuti di Meina, Lesa e del Vergante contengono 146 norme di carattere amministrativo che servivano a regolare la società di allora da un punto di vista morale, amministrativo, economico e patrimoniale. Su tutto presiedeva, a fianco del podestà, nominato dall'arcivescovo, il Consiglio Generale del Vergante, composto da dodici consiglieri nominati dai consoli delle varie comunità. Tale strutturazione territoriale regge fino alla fine del '700 quando, quasi cinquecento anni dopo la sua nascita, la Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo.
Rilevando che
la situazione attuale è caratterizzata da un’estrema incertezza sulle possibilità reali degli Enti Locali di sviluppare una programmazione corrispondente alle aspettative e alle esigenze dei propri amministrati. Per questa ragione, a prescindere dalle singole programmazioni comunali, il destino della nostra zona resta legato alla capacità delle diverse amministrazioni comunali di elaborare un processo di integrazione reciproca che può partire dai servizi e dalle esigenze immediate, ma non può non avere come obiettivo l’unificazione amministrativa del Vergante ben aldilà delle piccole unioni dei comuni. In fondo i nostri avi sono stati capaci di costruirla e tenerla in vita per quasi cinquecento anni e noi potremmo fare di meglio!
 Per queste ragioni ai sensi dell'art. 42 del Regolamento del Consiglio Comunale propone la seguente mozione:
Il Consiglio Comunale
impegna
il Sindaco e la Giunta Comunale ad assumere i provvedimenti necessari a favorire l'unificazione amministrativa dell'intero Vergante con la costruzione di una Comunità ampia, solida e capace di avere una struttura amministrativa, finanziaria, territoriale e organizzativa all'altezza delle nuove sfide della modernità.

 

mercoledì 23 marzo 2022

Come e dove trovare il gruppo consigliare di "Voltiamo Pagina"

Una rappresentanza del Gruppo Consigliare di "Voltiamo pagina" è sempre presente nel locale adiacente alla biblioteca in Via Roma 14 il primo sabato del mese dalle ore 11 alle 12 a disposizione di tutti i cittadini per qualsiasi necessità o segnalazione. Per richiedere informazioni o concordare appuntamenti si può scrivere all’indirizzo e-mail alesavoltiamopagina@libero.it  o un messaggio (sms o Whatsapp) al numero 3277059942

 


mercoledì 2 marzo 2022

Chi è responsabile e quali saranno le conseguenze del disavanzo del Comune di Lesa?

 «Va riconosciuta l'onestà intellettuale del Sindaco Bona, ma allo stesso tempo potrebbe avere il coraggio di raccontarci qualche cosa in più…». Così Roberta Del Plato, consigliera comunale di "Voltiamo pagina" ha commentato la dichiarazione del Sindaco di Lesa Luca Bona, da lui stesso diffusa sui social, secondo la quale la sua amministrazione si sarebbe ritrovata a gestire un disavanzo di bilancio di circa 600.000 Euro. Proprio per approfondire la questione ha quindi presentato un'interpellanza allo stesso Sindaco il cui testo è il seguente:

La sottoscritta Roberta Del Plato, Consigliera Comunale, dopo aver letto in una dichiarazione diffusa dal Sindaco tramite social che «Il disavanzo di bilancio che ci siamo trovati da gestire ammonta a circa 600.000 euro, una cifra altissima per un comune come il nostro» e che «il peso del disavanzo si fa sentire con alcune rinunce»

 Ai sensi dell’art.41 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolge la seguente interpellanza al Sindaco per conoscere

  • In quanto tempo si sia arrivati a totalizzare questo livello di disavanzo
  • A chi o a quali scelte amministrative sia da imputare la situazione evidenziata
  • Quali e di quale entità siano le rinunce che si dovranno sostenere e alle quali fa riferimento il sindaco nella sua dichiarazione

mercoledì 23 febbraio 2022

Prendiamoci cura per tempo del territorio di Lesa

Non ci si può limitare ad aspettare gli eventi facendo correre rischi seri al nostro territorio. Questo è il
senso dell'interpellanza presentata da Roberta Del Plato, capogruppo di "Voltiamo pagina" nel Consiglio Comunale di Lesa al Sindaco Luca Bona. Questo è il testo dell'interpellanza: 
La sottoscritta Roberta Del Plato, Consigliera Comunale, alla luce dei richiami di varie istituzioni sulla necessità di una maggiore tutela del territorio per la prevenzione dei rischi di dissesto idrogeologico
rileva
come il cambiamento climatico negli ultimi anni abbia determinato conseguenze sempre più rilevanti. In più occasioni siamo stati testimoni di eventi devastanti alternando periodi di siccità prolungati con periodi di piogge torrenziali accompagnati da vento forte. In molte occasioni il territorio del nostro Comune ha evidenziato non poche criticità dal punto di vista dell’assetto idrogeologico soprattutto nei rii e nei corsi d’acqua, oltre che in porzioni boscate come nella Valle dell’Erno e nella collina in generale. Per queste ragioni

Ai sensi dell’art.41 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolge la seguente interpellanza al Sindaco per conoscere

  • Quale sia lo stato del rischio idrogeologico del nostro territorio
  • Quali strumenti siano stati attivati per prevenire il rischio
  • Quali siano i provvedimenti precauzionali assunti a breve e a medio termine sia negli strumenti urbanistici che nelle concessioni amministrative che implichino l’uso del territorio
  • Quali iniziative siano in atto o allo studio per risolvere in via definitiva i problemi

martedì 25 gennaio 2022

I sentieri sono un patrimonio da tutelare, mantenere e valorizzare

Il territorio del comune di Lesa è un bene da rispettare e valorizzare. Esso va trattato bene, senza grandi stravolgimenti, con una costante cura e manutenzione e con interventi che consentano di migliorarne progressivamente la qualità. In particolare i sentieri collinari, sottoposti all’usura del tempo e alle offese degli uomini, privi di regolare manutenzione, rischiano di scomparire. Essi sono la traccia delle antiche strade che collegano tra loro le frazioni oltre a essere un'attrazione per un turismo rispettoso dell'ambiente. Per questa ragione Roberta Del Plato, consigliera comunale di "Voltiamo Pagina", ha rivolto la seguente interpellanza al Sindaco di Lesa:

 
Io sottoscritta Roberta Del Plato, Consigliera Comunale 

ricordo che

come già ribadito in varie occasioni, Lesa, Villa, Solcio, Calogna e Comnago non sono cartoline, ma luoghi in cui si vive tutto l’anno. Per questa ragione vanno trattati con delicatezza, senza grandi stravolgimenti, con una costante cura e manutenzione e con interventi che consentano di migliorarne progressivamente la qualità. Tutto il territorio del nostro Comune è un bene da rispettare e valorizzare. In particolare i sentieri collinari, sottoposti all’usura del tempo e alle offese degli uomini, privi di regolare manutenzione, rischiano di scomparire. Essi sono la traccia delle antiche strade che collegano tra loro le frazioni oltre a essere un'attrazione per un turismo rispettoso dell'ambiente. Soprattutto nella stagione estiva il numero delle persone che li percorrono è molto aumentato negli ultimi anni anche in relazione al numero crescente di persone che scelgono di praticare forme di turismo più sostenibili.

Constatato che

solo alcuni sentieri sono mantenuti e percorribili, grazie anche all’intervento delle Associazioni presenti sul nostro territorio che si dedicano alla loro manutenzione ma per altri la percorribilità è resa complicata da scarsa manutenzione, cedimenti, interventi improvvidi e ostacoli artificiali.

 

Ai sensi dell’art.41 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolgo la seguente interpellanza al Sindaco per conoscere

  • -        Se non sia il caso di provvedere a una rimappatura dei sentieri
  • -        Se non ritenga di verificare che i sentieri siano percorribili e liberi provvedendo se e dove è necessario a rimuovere manufatti e ostacoli artificiali che gravassero sul suolo pubblico e sanzionando eventuali abusi

martedì 18 gennaio 2022

Lo storico e panoramico passaggio a bordo Erno va ripristinato e reso agibile al più presto!

Lo storico e panoramico passaggio che, costeggiando l’Erno, collega la Via alle Zappe Sopra con Via Opifici è da sempre uno dei luoghi più frequentati da lesiani e dai turisti. Si tratta infatti di un sentiero artificiale molto agevole e che soprattutto d’estate regala una frescura apprezzabile ai camminatori. Da tempo c'erano difficolta a percorrerla nella zona che costeggia il parchetto ricavato nell’area terminale dell’area sportiva contigua alle scuole. Recentemente la situazione si è fatta critica a seguito di un divieto esplicito al passaggio. Per capire meglio l'evoluzione e per sollecitare una soluzione al problema Roberta Del Plato, capogruppo di "Voltiamo pagina" in Consiglio Comunale, ha presentato la seguente interpellanza al Sindaco di Lesa:

 Io sottoscritta Roberta Del Plato, Consigliera Comunale

premesso che

- Lo storico e panoramico passaggio artificiale che collega Via alle Zappe Sopra con Via Opifici, costeggiando l’Erno, che tutti conoscono come "passerella sull'Erno" un paio d'anni fa era stata danneggiata da una caduta di un albero poi rimosso lasciando però la ringhiera di protezione della passeggiata piegata e la pavimentazione in cemento danneggiata.

- Il 17 giugno 2020 avevo già segnalato con una interrogazione lo stato di precarietà e di pericolosità di questa passeggiata pedonale suggestiva.

- La risposta data allora all’interpellanza fu che l’intervento doveva rientrare nel piano di ristrutturazione del campetto delle scuole e che comunque era stata già programmata la sistemazione della ringhiera.

constatato che

- Pochi mesi fa il tratto oggetto della mia segnalazione ha visto un intervento sfalcio di vegetazione infestante cui è seguita la chiusura in via precauzionale della passerella in attesa di un sopralluogo

Ai sensi dell’art.41 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolgo la seguente interpellanza al Sindaco per conoscere

- Perché non si è provveduto a consolidare la passerella nel piano di ristrutturazione del campetto delle scuole visto che l’amministrazione era già a conoscenza della situazione;

- Quale sia stato l’esito del sopralluogo previsto nel provvedimento di chiusura

-  Quando è prevista la risoluzione del problema in modo da consentire alla popolazione e ai turisti di poter tornare a percorrere uno dei tratti più suggestivi del nostro territorio.

 

martedì 11 gennaio 2022

Il problema dei rifiuti lasciati incustoditi non è risolvibile soltanto con un atto di buona volontà

 

Roberta Del Plato consigliera comunale di “Voltiamo Pagina” ha presentato al Sindaco di Lesa un'interpellanza nella quale chiede spiegazioni sul posizionamento delle isole ecologiche destinate, secondo gli annunci dell'amministrazione comunale, a risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti in prossimità dei cestini comunali oppure al limite del centro abitato con i boschi. Da un'analisi attenta delle decisioni emergono perplessità e interrogativi di cui l'interpellanza si fa portavoce. Questo è il testo integrale dell'interpellanza:

 Io sottoscritta Roberta Del Plato, Consigliera Comunale

premesso che

Sul territorio di Lesa persiste ormai da anni il problema dell’abbandono dei rifiuti in prossimità dei cestini comunali oppure al limite del centro abitato con i nostri boschi. Tale comportamento avviene soprattutto in alcuni periodi dell’anno ovvero in occasione del periodo estivo, nei fine settimana e durante periodi di vacanze. La difficoltà nel conferimento della differenziata è sentita soprattutto da chi possiede seconde case.

Visto che

·       Con Delibera di Giunta – Atto indirizzo - n° 81/2020 sono state individuate n° 2 aree per il posizionamento di Isole Ecologiche a Comnago e Calogna, per Solcio in fase di definizione

·       Con Delibera di Giunta – Atto indirizzo – n° 81/2021 sono state individuate n° 2 aree per il posizionamento di Isole Ecologiche a Calogna e Lesa.

Ai sensi dell’art.41 del Regolamento del Consiglio Comunale, rivolgo la seguente interpellanza al sindaco per conoscere

·       Se sia d'accordo con il fatto che il problema dei rifiuti lasciati incustoditi non è risolvibile soltanto con un atto di buona volontà;

·       Quale sia la motivazione della modifica del posizionamento dell’Isola Ecologica da Solcio a Lesa;

·       Quale sia la motivazione dell’assenza del posizionamento dell’Isola a Comnago visto che in precedenza in quella comunità era prevista la posta di un'isola ecologica;

·       A chi sarà imputato l’onere del mantenimento e del servizio di svuotamento delle Isole Ecologiche.