giovedì 16 gennaio 2020

Una mozione di civiltà: anche Lesa si adegui alla scelta dei fuochi pirotecnici senza scoppio


A Lesa si verifica una situazione singolare. Da un lato c’è un regolamento di Polizia Urbana che prevede come in assenza di autorizzazioni specifiche, in tutto il territorio comunale “non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio sparare mortaretti e simili manufatti o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. Tali limitazioni permangono anche durante le festività di fine anno”. Dall’altra c’è l’incapacità di far rispettare questa regola e, in più, la presenza della stessa Amministrazione Comunale nell’organizzazione di spettacoli con fuochi esplodenti. Tutto ciò mentre in  molti comuni, alcuni dei quali vicini a noi, si assiste alla decisione di abbandonare gli spettacoli esplodenti a favore di giochi pirotecnici più moderni e senza alcuno scoppio. A questo scopo i consiglieri di Aria Nuova, Roberta Del Plato e Mirco Anelli hanno proposto una mozione in modo che il Consiglio Comunale si esprima in merito. Il testo della mozione è il seguente:

Il Consiglio Comunale
premesso
- che nel Comune di Lesa vige per tutto l’anno il divieto di utilizzo di fuochi d’artificio ai sensi dell’art. 33 del Regolamento di Polizia urbana il quale prevede che “Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio sparare mortaretti e simili manufatti o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. Tali limitazioni permangono anche durante le festività di fine anno”;
- che da tempo il mondo scientifico ha rilevato come gli spettacoli pirotecnici con esplosioni siano dannosi sia per il mondo animale che l’ambiente. I cosiddetti “botti” infatti rappresentano un rischio concreto sia per gli animali domestici che per quelli selvatici, mentre determinano per l’ambiente un ulteriore rilascio di polveri sottili;
considerato
che in molti comuni nella nostra provincia e della regione ormai è prassi consueta utilizzare spettacoli pirotecnici senza botto con fuochi così detti “silenziosi”
impegna
il Sindaco e la Giunta Comunale ad assumere i provvedimenti necessari a garantire il rispetto del divieto previsto dall’art. 33 del Regolamento di Polizia Urbana e a non concedere alcuna deroga a quanto previsto favorendo il fatto che per le manifestazioni sul territorio di Lesa vengano utilizzati Fuochi Pirotecnici “silenziosi” o altre forme di spettacoli di luce


martedì 14 gennaio 2020

"Non sono preparati!" Respinta dalla Sindaca la richiesta di ridare vita al Consiglio Comunale dei Ragazzi


Rispondendo all'interpellanza del gruppo di Aria Nuova sull'ipotesi di ridare vita al Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lesa la Sindaca dopo aver premesso che né né lei né la sua amministrazione in via di principio sono contrari al Consiglio Comunale dei Ragazzi. Ritiene tuttavia che il progetto sia prematuro, per una serie di ragioni. Afferma infatti che la cultura dei ragazzi, per quanto concerne l’aspetto civico inerente la gestione dello Stato e del Comune, sia allo stato attuale scarno. Questo anche per il continuo rinvio, a livello scolastico, dello studio dell’educazione civica, mai attenzionata come materia a sè stante.
Il Sindaco evidenzia che prima di affrontare l’esperienza di un Consiglio Comunale dei Ragazzi, affinché sia utile e proficua per loro, sarebbe utile un progetto con la scuola di introduzione alla vita dell’Ente pubblico per capire cosa succede in un Comune, in una Provincia, in una Regione o nello Stato. Solo dopo, come risultato di queste esperienze che nascono nella scuola, è possibile pensare di realizzare un Consiglio Comunale dei Ragazzi consapevole.
Per il Sindaco è importante che il Consiglio Comunale dei ragazzi non diventi l’interpretazione di un ruolo quasi come una recita. Ritiene dunque utile che dapprima i ragazzi, tramite la scuola, possano capire che cos’è il Comune, cosa si fa all’interno del palazzo comunale. Solo all’esito si potrà dare ai ragazzi la possibilità di fare un’esperienza consapevole.
La Consigliera Del Plato osserva come negli anni Novanta quello di Lesa è stato un modello durato quasi un decennio poi utilizzato da molti Comuni d'Italia. In esso si prevedeva che i ragazzi facessero una sorta di percorso all'interno della scuola finalizzato  conoscere e comprendere il loro Paese e il funzionamento dei meccanismi amministrativi. Si dichiara insoddisfatta e stupita che proprio da uno dei comuni pilota di questa esperienza abbia una tale sfiducia nelle giovani generazioni e nelle strutture scolastiche proprio mentre Comuni anche del nostro territorio l'hanno ormai da tempo adottata e valorizzata.

La risposta all'interpellanza sulla Via Sant'Antonio


Il 18 dicembre in Consiglio Comunale è stata dibattuta l'interpellanza proposta dal Gruppo Consiliare Aria Nuova. La Sindaca in apertura della discussione invita il Vice Sindaco Grignoli a rispondervi. Il Vice Sindaco conferma l’esattezza di quanto esposto nell’interpellanza, cui aggiunge solo alcune precisazioni.
Nel 2014 vennero richiesti due finanziamenti: sulla via Sant’Antonio e sulla foce dell’Erno. Quanto al primo finanziamento per la via Sant’Antonio si passò dall’utilizzo dei ribassi d’asta del Porto ad un nuovo mutuo, per ottenere tassi di interessi minori. Per questo di restituì alla CDP quel mutuo per averne un’altro a condizioni migliorative. Conferma che quanto accadde nel novembre – dicembre 2018 coincide con quanto riportato nell’interrogazione: nel novembre arrivò la citata delibera di Regione Piemonte che sulla base della delibera CIPE assegnava i 130.000,00 euro. Per questo venne fermato il bando in attesa che i fondi arrivassero dalla Regione, a seguito di trasferimento dallo Stato. Con rammarico il Vice Sindaco enuncia che sebbene Regione Piemonte confermi che il finanziamento sia in corso, a livello statale i Ministri non hanno ancora firmato il provvedimento che trasferisce di fatto i soldi alla Regione. Nel frattempo la situazione è peggiorata. Comunica che, a seguito di invito ufficiale, la Regione parteciperà tramite i propri funzionari di Novara ad un intervento specifico sul posto, per un nuovo esame della situazione della strada. Questo perché i costi del progetto per ripristinare la strada sono ormai superiori ai 130.000,00 euro stanziati. La richiesta è che Regione finanzi un progetto che faccia fronte ai danni che si sono susseguiti. Conclude affermando che i lavori sono allo stato fermi in attesa che arrivano i fondi.
 Continuando nelle risposte all’interpellanza il Vice Sindaco afferma che ad oggi non si è speso nulla essendo la spesa per l’Ing. Ricca inserita tra i fondi che devono arrivare. In ordine ai tempi di inizio dei lavori dichiara di non esserne a conoscenza ma di auspicare che siano avviati al più presto.
Il Sindaco interviene per ringraziare il Vice Sindaco dell’illustrazione. Sottolinea che la situazione creatasi appare un paradosso in quanto la sospensione della gara si è resa necessaria per consentire al Comune di avvalersi del finanziamento a fondo perduto. Alla scelta della soluzione più economica per il comune ha fatto seguito un’impasse paradossale. Nel frattempo il Comune è dovuto intervenire con un’ordinanza a fronte di un’urgenza che è sotto gli occhi di tutti. Ribadisce la costante attenzione del Comune che interviene con richieste pressochè quotidiane presso tutti gli Enti interessati. Peraltro la situazione non blocca solo i finanziamenti del Comune di Lesa ma anche somme destinate ad altri Comuni del Piemonte.
Il Vice Sindaco riprende la parola per specificare che il Ministro dell’Ambiente ha firmato il finanziamento richiesto per la foce dell’Erno che ha assicurato 180.000,00 euro al Comune di Lesa. Il Consigliere Del Plato dichiara la situazione surreale in quanto i soldi rimasti dall’intervento del porto di Solcio sono stati altrimenti destinati. Non tollera questa situazione perché la strada si è ammalorata ancora di più. Pur avendo nei programmi triennali i lavori la priorità in realtà non è stato così perché sono poi passati altri interventi. Non capisce poi perché delibere di Giunta prevedano la destinazione di 130.000,00 euro a due progetti: la via Sant’Antonio ed il Poggio di Solcio mentre in origine la somma finanziava solo il ripristino della via Sant’Antonio. Chiede una spiegazione. Il Vice Sindaco risponde alla domanda affermando che il finanziamento del Poggio di Solcio, in quanto di importo assai limitato, è stato inserito nelle somme a disposizione dell’Amministrazione, ma senza ridurre l’importo dei lavori di Via Sant’Antonio che è rimasto di € 130.000,00. 
La Consigliera Del Plato dissente in quanto la somma avrebbe dovuto essere incrementata.
La Sindaca replica dicendo che a suo avviso il ragionamento è capzioso in quanto nessuno ha messo in discussione il fatto che i 130.000,00 siano insufficienti per intervenire sulla Via Sant’Antonio nella situazione in cui versa attualmente. Ritiene che sul punto l’Assessore sia stato chiaro ed esaustivo. Gli interventi accumunati nei 130.000,00 sono stati scelti sulla base di valutazioni tecniche, senza speculazione alcuna da parte dell’amministrazione per ottenere somme da destinare ad altro. Precisa che non è intenzione dell’Amministrazione un intervento riduttivo sulla Via Sant’Antonio. Auspica che le somme arrivino a breve e l’attenzione dell’Amministrazione è massima. Infine evidenzia che la via non è stata chiusa completamente ma ne è stata ridotta la viabilità.
La Consigliera Del Plato si dichiara non soddisfatta della risposta.

giovedì 2 gennaio 2020

Le risposte alle nostre interpellanze

Come sempre provvediamo a riportare le risposte della Sindaca alle nostre interpellanze.
 A quella relativa alla condizione delle acque risponde il 21 novembre facendo «..presente che, da informazioni assunte da vari Enti tra cui Goletta Bleu e Lega Ambiente, risulta non essere stata rilevata alcuna situazione di emergenza per sversamenti in acque pubbliche. La gestione del sistema idrico-integrato, acquedotto e fognature, è di competenza di Acqua Novara VCO spa. Il Comune ha la sola facoltà di segnalare eventuali situazioni anomale ad Acqua Novara VCO e agli organi tecnici competenti (ASL e ARPA). A oggi non si è a conoscenza di situazioni di criticità».
Più complessa la risposta all'interpellanza sul Trasporto Pubblico. Qui la Sindaca a sorpresa  ha dichiarato che, a Sua conoscenza, nel passato non c’è mai stato un servizio di trasporto pubblico dalle frazioni di Calogna e Comnago al lago evidenziando di non conoscere molto bene il passato del nostro paese visto che ancora negli anni Ottanta nei giorni di mercato c'era un pullman di collegamento. In ogni caso vista la sua relativamente giovane appartenenza alla nostra comunità si può perdonarla. Proseguendo poi nella risposta  «... ritiene sia alquanto difficile trovare una soluzione per istituire un simile servizio. L’Amministrazione di Lesa è impegnata con altri Comuni del lago per sensibilizzare nelle sedi competenti le problematiche del trasporto locale e ciò soprattutto nei confronti di Ferrovie dello Stato. Purtroppo i “numeri” dei ns. Comuni che non sono di grandi dimensioni non ci consentono di avere voce rilevante in capitolo; ma, comunque, non ci arrendiamo».
La Consigliera Del Plato fa presente la possibilità di ripristinare un servizio pubblico anche soltanto per il giorno di mercato a Lesa come quello effettuato negli anni Ottanta. La Sindaca, però, «...fa rilevare che sussistono dei problemi di economicità di un tale servizio; tuttavia fa presente che, nel caso in cui vi fossero delle problematiche di trasporto dalle frazioni ad altri luoghi per singoli soggetti, interviene il servizio sociale...»
Articolata è stata anche la risposta all'interpellanza sui consumi energetici affidata all'Assessore Vallini il quale, dopo aver affermato che «...sul progetto l’opinione dell’Amministrazione è favorevole e dello stesso avviso è egli stesso sia come Assessore competente che anche come tecnico professionista del settore. ha dato lettura a un documento...» nel quale, tra l'altro, si afferma: «Nessuno degli impianti eseguiti è incentivato in quanto per le loro modalità realizzative (contributi pubblici) non erano ammessi agli incentivi del conto energia. L'opinione mia e dell'Amministrazione è che il Comune di Lesa ben ha fatto ad aderire alle iniziative "Il sole a scuola" citate nell'interpellanza...  La comunità ha risparmiato 161.042 kWh per un controvalore economico di circa 32.000,00 Euro. La quota parte riferibile al Comune di Lesa (autoconsumo presunto) è di circa 80.0000 kWh ovvero 16.000,00 Euro risparmiati in bolletta negli anni... L'anidride carbonica non emessa è pari a 51.211 Kg di C02 non emessi in atmosfera...».
Nella sua replica la Consigliera Del Plato ha fatto presente che nel 2015, quando era stato installato il secondo impianto era stato posizionato un contabilizzatore a display all’entrata dell’edificio scolastico che segnava i dati di produzione di energia. Dopo pochi mesi il suddetto contabilizzatore era stato tolto. L'affermazione ha sorpreso la Sindaca che ha dichiarato di non essere a conoscenza di questa cosa. Si è però impegnata a informarsi e a relazionare in seguito.