LETTERA APERTA DA DONNA A DONNA
Cara Aloma,
per una volta ti scrivo da donna a donna,
indipendentemente dal ruolo molto diverso che io e te abbiamo in Consiglio
Comunale e nell’Amministrazione in generale.
Lo faccio partendo da un elemento positivo come il
patrocinio dato dal Comune di Lesa alla posa della Panchina Rossa, simbolo
della lotta contro la violenza sulle donne. Per questa ragione penso che, senza
spese aggiuntive né oneri per il Bilancio, oggi si possa pensare a dare
continuità a questo impegno. Come? Per esempio facendo conoscere a tutte le
donne del nostro comune i servizi che sono a loro disposizione. Una donna
vittima di violenza spesso non sa che cosa fare, dove andare, a chi rivolgersi.
La comunicazione appare macchinosa.
Per esempio sul sito del Comune o anche quello
dell’Unione dei Comuni non c’è un’indicazione del luogo dove rivolgersi. Eppure
non siamo in una zona isolata. Oltre allo sportello di Marano Ticino del
Consorzio CISAS cui aderisce anche il nostro Comune, chi ha bisogno può
accedere o telefonare anche ai Centri di
Arona e Borgomanero. Rendere pubblici i numeri di telefono e gli orari potrebbe
essere di grande aiuto, non trovi? Lo stesso si potrebbe far con una serie di
informazioni per “riconoscere” le situazioni di violenza sulle donne.
Su queste questioni io credo si potrebbe fare di più e
meglio, a prescindere da maggioranza e opposizione. Se si fa io sono
disponibile a dare una mano.
Cordialmente
Roberta Del Plato
Lesa, 19.11.2019