«Che cosa sarebbe successo se un privato avesse scaricato nel
lago la schiuma proveniente dal suo bagno privato?». Così Roberta Del Plato,
capogruppo di Aria Nuova, spiega l’interpellanza presentata da lei e da Mirco Anelli
sull’organizzazione da parte di uno stabilimento balneare di uno “schiuma party”
il 29 giugno. Nel testo integrale dell’interpellanza, i due consiglieri,
rilevato come
- in data 29 giugno in località Rivone alla foce dell’Erno
lo stabilimento balneare Erno Beach abbia organizzato uno schiuma party, ovvero una festa
con lancio di ingenti quantità di schiuma sui partecipanti;
- dai video diffusi in rete in grande quantità risulta
evidente come gran parte della suddetta schiuma sia finita nelle acque del
lago;
- a nessun privato sia concesso , giustamente, di scaricare
nel Lago le acque insaponate dei propri servizi igienici;
- l'ecosistema lacustre non sia una vasca da bagno privata
da usare a proprio piacimento;
rivolgono al
Sindaco la presente interpellanza per chiedere
- Di quali autorizzazioni fossero in possesso gli
organizzatori e chi le avesse rilasciate;
- Quale fosse la composizione della schiuma e quali
conseguenze abbia avuto sulle acque interessate dallo sversamento;
- In che modo intenda porre limiti alla situazione.
L'episodio va oltre ogni commento per l'indifferenza al bene comune e alle leggi dello Stato. La critica si estende naturalmente dal promotore del fatto a quanti si sono divertiti a partecipare.
RispondiEliminaPurtroppo controlli da parte di chi dovrebbero fare non ce ne sono. Devono essere sempre i cittadini a sollevare le questioni.Per fortuna abbiamo un"opposizione attenuta e veloce
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