domenica 30 maggio 2021

Come i ladri nella notte. L'opinione di "Aria Nuova" sulla crisi amministrativa del Comune di Lesa

Essendo un gruppo di opposizione nel Consiglio Comunale e sul territorio del nostro comune Aria Nuova non può dispiacersi del fatto che si sia posto fine in anticipo a un'esperienza amministrativa che ha osteggiato fin dal suo nascere.
Quello che sconcerta però è il modo scelto dai sei consiglieri guidati da Roberto Grignoli di staccare la spina dando le dimissioni alla chetichella, "come i ladri nella notte" per citare la Bibbia e Shakespeare.
Se si voleva davvero aprire una discussione sull'operato della Sindaca, sul quale più volte proprio Aria Nuova ha sollevato critiche e aperto questioni, la strada corretta sarebbe stata quella della presentazione di una mozione di sfiducia consentendo così a tutto il Consiglio Comunale (organo che rappresenta tutti i cittadini) di discutere della questione e di chiudere il mandato amministrativo con un voto. La trasparenza e anche la correttezza amministrativa funzionano così.
Grignoli e i suoi consiglieri hanno invece agito come se il Comune fosse cosa loro, da prendere o lasciare a seconda della convenienza politica o personale.
Ridicolo appare poi il documento diffuso alla stampa nei giorni successivi per motivare la decisione di dimettersi. In esso, infatti, appaiono questioni vere che, però, nel Consiglio Comunale e anche fuori sono state sollevate esclusivamente da Aria Nuova senza che da nessuno dei firmatari di quel documento arrivasse alcuna voce di sostegno o anche di dissenso rispetto all'operato dell'amministrazione di cui facevano parte. In gran parte dei casi lo stesso Grignoli ha votato favorevolmente in Giunta e in Consiglio Comunale quelle determinazioni contro le quali si sarebbe dimesso!
Ora la parola passerà agli elettori i quali si potranno esprimere l'anno prossimo o tra pochi mesi, in caso di accorpamento con le altre elezioni previste per ottobre. In questa prospettiva Aria Nuova non ha alcuna intenzione di favorire la restaurazione di metodi e programmi contro i quali si è battuta fino a oggi. È consapevole che la situazione è molto cambiata rispetto a due anni fa. La stessa drammatica conclusione dell'esperienza amministrativa rende necessario superare antichi steccati per cogliere tutte le potenzialità che arrivano dalla presenza di nuove energie senza restare ancorati alla pur importante esperienza d'opposizione maturata in questi due anni.
È necessario unire tutte quelle forze che hanno l'obiettivo di amministrare il comune sulla base di un programma innovativo e capace di dare un futuro migliore alla vita dei cittadini, alla qualità dei servizi, all'ambiente e all'economia del territorio. Si stanno attraversando tempi di crisi e nessuno può illudersi di poter conquistare la fiducia dei cittadini con promesse mirabolanti o, peggio, facendo credere che tutto possa restare fermo nel tempo.
Per questa ragione Aria Nuova si rende disponibile a unire il suo contributo alla costruzione di una lista che a questo lavori e che abbia la consapevolezza che chi è chiamato ad amministrare debba “sempre” pensare i suoi atti in una prospettiva più lunga del tempo nel quale ricopre un ruolo di pubblico amministratore. Se si vogliono evitare gli errori del passato occorre sapere che gli amministratori di questo tempo portano sulle spalle la responsabilità del futuro. Ogni scelta implica conseguenze future di cui ci si deve far carico oggi.
Se questo sarà possibile Aria Nuova è disponibile anche a sciogliersi e confluire nel nuovo progetto. Se invece non sarà possibile farà comunque la sua parte.
Come sempre.

Tiziana Tozzi – Presidente dell'Associazione Aria Nuova

Roberta Del Plato – Capogruppo Consigliare di Aria Nuova

 

lunedì 3 maggio 2021

Aria Nuova chiede che il Comune accerti la presenza delle "false residenze" nel Comune di Lesa

Nel mese di ottobre del 2020, la Sentenza n°20130/2020 della Corte di Cassazione ha aperto ufficialmente la strada al recupero dell’Imu elusa con la tecnica dello “sdoppiamento della residenza". Il meccanismo è piuttosto semplice: due coniugi con, per esempio, una casa in città e una casa al lago prendono uno la residenza nella prima e l’altro nella seconda per fare risultare entrambe “prime case” eludendo così il pagamento dell’Imu, ma vivendo comunque stabilmente solo in una delle due. Si tratta di una pratica molto in voga che non sempre è stata adeguatamente contrastata dai Comuni, come più volte rilevato dalla Corte dei Conti. La sentenza della Cassazione chiude la questione. Non a caso la Guardia di Finanza ha iniziato a muoversi in varie zone d'Italia. Nell'ultimo Consiglio Comunale, dedicato all'approvazione delle tariffe IMU la Capogruppo di Aria Nuova ha letto e depositato un intervento a questo proposito chiedendo e ottenendo che venisse messo a verbale. Il testo è il seguente:

«Fin dall’inizio di questa pandemia ho ascoltato più volte esponenti dell’amministrazione comunale ragionare su dati diffusi dalla Regione Piemonte osservando come alcune persone positive risultassero soltanto sulla carta residenti nel nostro paese perché domiciliati altrove. Di argomento simile sono alcune lamentele da parte di cittadini residenti che un anno fa all’epoca del 1° lockdown mi chiedevano se fosse legale che due coniugi conviventi potessero muoversi da Milano a Lesa nonostante il blocco perché uno risultava residente, per esempio, a Milano e l’altro a Lesa. Io non so se tutto ciò corrisponda a verità e non ho i mezzi per verificarlo, so però che tale situazione, qualora fosse vera configurerebbe un’evasione sull’IMU, oltre ad agevolazioni e benefici sulle utenze, la cui responsabilità, come più volte rilevato dalla Corte dei Conti, ricadrebbe anche sull’omissione del controllo da parte degli organismi amministrativi. Siccome siamo una comunità piccola in fondo non sarebbe così difficile fare una verifica se davvero esistono queste cosiddette "residenze fittizie"».