Sono trent’anni che i cittadini di Lesa per problemi
inerenti la pensione, le successioni o anche la dichiarazione dei redditi si
rivolgono al CAF della Cia, un’associazione agricola che con il passare del
tempo ha saputo adattarsi alle esigenze di un tessuto sociale più diffuso. La
prima referente era Carla Stoppini che, proprio per questa sua attività, era
stata insignita dall’amministrazione guidata da Roberto Grignoli, di un
riconoscimento pubblico in occasione dell’annuale premiazione de L’Ago Maggiore.
Dopo la scomparsa della Stoppini la belgiratese Stefania Possi era diventata il
nuovo punto di riferimento del CAF e del Patronato. Oggi, inopinatamente, l’amministrazione
guidata da Aloma Rezzaro ha deciso di non ospitare più questo servizio all’interno
del Municipio. Non se ne capisce la ragione visto che nei locali dello stesso
Municipio c’è anche una Web Radio che ovviamente ospita in orari decisamente
non d’ufficio persone, ospiti e intrattenitori. Proprio per capire le ragioni di
questo “sfratto” consiglieri di Aria Nuova hanno presentato un’interpellanza il
cui testo è il seguente:
«I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo
"Aria Nuova" Roberta Del Plato e Mirco Anelli, anche su
sollecitazione di numerosi cittadini
ricordando come
- da oltre trent’anni la CIA (Confederazione Italiana
Agricoltori) garantisce ai cittadini del Comune di Lesa un servizio di CAF e
Patronato estremamente apprezzato e utile;
- le varie Amministrazioni Comunali che si sono
susseguite negli anni non hanno mai messo in discussione la collocazione
all’interno del Palazzo Comunale di quello che nei fatti si configurava come un
servizio pubblico;
rivolgono alla Sindaca la presente interpellanza per conoscere
- per quale inderogabile necessità dopo decenni
l’Amministrazione Comunale da Lei presieduta abbia ritenuto di togliere dal
Palazzo Comunale questo servizio determinando nei fatti il trasferimento dello
stesso nel Comune di Belgirate.
- se e in che modo intenda rimediare a questa situazione».
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